Milano, 27 dicembre 2025 – Un’ondata di solidarietà si è manifestata oggi nel centro di Milano a sostegno di Mohamed Hannoun e degli altri otto arrestati nell’inchiesta della Dda di Genova che li vede coinvolti per il presunto finanziamento di Hamas da parte di alcune associazioni benefiche filo-palestinesi. La protesta, iniziata come presidio in piazza Cavour, si è trasformata in un corteo che ha attraversato le vie cittadine fino a raggiungere piazza Duomo, con la partecipazione di circa un centinaio di manifestanti.
La mobilitazione a Milano per Mohamed Hannoun

Tra gli arrestati figura proprio Mohamed Hannoun, presidente dell’Associazione Palestinesi d’Italia e figura di spicco tra i movimenti pro-Palestina in Italia. Già nei mesi scorsi, Hannoun era stato raggiunto da un foglio di via dal capoluogo lombardo. Durante la manifestazione, Elio del Csa Vittoria ha definito l’arresto non un atto individuale ma una scelta politica, accusando il governo italiano di essere “genocida” e “allineato agli interessi del sionismo israeliano”. “Se mandare soldi a Gaza è terrorismo, siamo tutti terroristi”, ha scandito, sottolineando la solidarietà verso Hannoun e le famiglie degli arrestati e ribadendo la natura politica delle azioni giudiziarie.
Mohamed Hannoun è noto per il suo impegno a favore della causa palestinese, organizzando numerose manifestazioni in Italia e mantenendo rapporti con i leader di Hamas, tra cui Ismail Haniyeh e Khaled Meshaal. Le sue associazioni, come la onlus Abspp (Associazione Benefica di Solidarietà con il Popolo Palestinese), sono state oggetto di indagini e sanzioni soprattutto per sospetti finanziamenti all’organizzazione palestinese. Nonostante ciò, Hannoun ha sempre respinto le accuse, parlando di campagne diffamatorie e denunciando la chiusura dei conti correnti delle sue associazioni da parte di istituti bancari italiani ed europei, azioni motivate da segnalazioni di unità antiriciclaggio e sanzioni internazionali.
Hamas: un’organizzazione al centro del conflitto israelo-palestinese
Hamas, fondato nel 1987 come braccio operativo dei Fratelli Musulmani in Palestina, è un’organizzazione politica e militare islamista sunnita che controlla la Striscia di Gaza dal 2007. Classificata come organizzazione terroristica da molti Paesi occidentali, è anche riconosciuta da alcune nazioni come Qatar, Turchia e Iran come legittima forza di resistenza. L’organizzazione è nota per la sua duplice natura: da un lato gestisce ampi programmi sociali e servizi per la popolazione palestinese, dall’altro mantiene un braccio militare, le Brigate Ezzedin al-Qassam, impegnate in azioni armate contro Israele.
Hamas ha guadagnato popolarità vincendo le elezioni legislative palestinesi nel 2006 e consolidando il controllo su Gaza dopo lo scontro con Al Fatah nel 2007. L’organizzazione è stata protagonista di eventi militari di grande rilievo, come l’attacco del 7 ottobre 2023, definito “atto difensivo” da Hamas, che ha segnato l’inizio della guerra ancora in corso tra Israele e Gaza. Nel 2024 e 2025 l’organizzazione ha subito perdite significative con la morte di alcuni dei suoi leader, ma ha continuato a mantenere una presenza strategica nell’area, con recenti accordi di mediazione internazionale per la liberazione di ostaggi e la riduzione temporanea delle ostilità.
La complessità del ruolo di Hamas nel conflitto e nelle dinamiche geopolitiche della regione è al centro anche delle controversie legate a presunti finanziamenti provenienti dall’estero, come nel caso delle inchieste italiane che coinvolgono Mohamed Hannoun e le sue associazioni.
Fonte: Roberto Smaldore - Milano, solidarietà propal a Hannoun: "Se mandare soldi a Gaza è terrorismo, siamo tutti terroristi"






