Milano, 23 settembre 2025 – Il Tribunale di Milano ha convalidato l’arresto di due giovani attiviste fermate in seguito agli scontri avvenuti lunedì 22 settembre 2025, al termine del corteo pro Palestina nella zona della stazione Centrale. Le ragazze, entrambe universitarie e attive nella politica milanese da anni, sono accusate di resistenza aggravata a pubblico ufficiale e dovranno presentarsi quotidianamente per l’obbligo di firma. Gli altri due minorenni arrestati saranno giudicati dal Tribunale per i minori.
Convalida degli arresti e udienza per direttissima

Le due ragazze, una iscritta a Matematica e l’altra a Belle Arti presso l’Accademia di Brera, sono state fermate diverse ore prima degli episodi di guerriglia urbana verificatisi davanti alla stazione Centrale, secondo quanto riferito dall’avvocato difensore Mirko Mazzali. “Il 26 ottobre sarà l’occasione per chiarire l’estraneità delle nostre assistite rispetto ai fatti”, ha dichiarato Mazzali, che assiste le ragazze insieme al collega Guido Guella.
Le accuse si basano sulla presunta resistenza messa in atto dalle due al momento dell’arresto, con un episodio di colluttazione durante l’ingresso in stazione, ma le difese sostengono che le ragazze siano state spinte davanti e non avessero intenzione di sfondare alcunché. Entrambe risultano incensurate e sono state ascoltate dal giudice che ha disposto la loro immediata liberazione con obbligo di firma.
Oltre alle due attiviste, sono stati arrestati un giovane maggiorenne – accusato di resistenza aggravata e lesioni ai danni di un agente, con l’aggravante prevista dal decreto sicurezza – e due minorenni che frequentano il liceo classico Carducci, i quali saranno giudicati dal Tribunale per i minori.
Misure di sicurezza e contesto giudiziario
Le udienze per la convalida degli arresti si sono svolte nel maestoso Palazzo di Giustizia di Milano, situato in via Carlo Freguglia 1, dove sono state schierate camionette della polizia per garantire l’ordine pubblico e prevenire eventuali presidi in solidarietà ai fermati, soprattutto da parte dei centri sociali, area cui le due ragazze arrestate sarebbero vicine.
Il Palazzo di Giustizia, edificio storico in stile Novecento, ospita il Tribunale Ordinario e la Procura della Repubblica di Milano, ed è uno dei principali centri della giustizia lombarda. Nel corso delle udienze, il pubblico ministero ha richiesto la convalida degli arresti e l’applicazione di misure cautelari, in particolare per il giovane maggiorenne ancora detenuto in carcere.
Le indagini della Digos della Polizia hanno portato a cinque arresti complessivi a seguito degli scontri che hanno trasformato la manifestazione pacifica in un episodio di guerriglia urbana, senza però contestare accuse di danneggiamento. La vicenda resta al centro dell’attenzione giudiziaria e politica in città.






