È la fine di un simbolo della cultura milanese: dopo 53 anni chiude la storica Libreria dei Ragazzi a causa dei costi degli affitti
Un altro simbolo della vita culturale meneghina chiude le sue porte definitivamente a causa dei costi insostenibili degli affitti. Dopo 53 anni di attività, la storica Libreria dei Ragazzi e delle Ragazze in via Alessandro Tadino, nel cuore pulsante di Porta Venezia, annuncia la sua chiusura a partire da agosto 2025. Questa decisione segna la fine di un’epoca per una delle prime realtà italiane dedicate all’infanzia e all’adolescenza, punto di riferimento per generazioni di lettori.
La fine di un’istituzione culturale a Milano: la Libreria dei Ragazzi chiude
Fondata nel 1972 da Gianna Vitali e Roberto Denti, la Libreria dei Ragazzi ha rappresentato per oltre mezzo secolo uno spazio unico nel suo genere, specializzato in narrativa per bambini e ragazzi, testi scolastici, fumetti e graphic novel. La libreria non si limitava alla vendita di libri, ma organizzava anche eventi culturali e ricreativi come letture collettive, presentazioni, giochi e spettacoli, costruendo una comunità affiatata di piccoli e grandi appassionati di lettura.
La sede di via Tadino 53, nel cuore della movida milanese, è stata un luogo di incontro e scambio culturale, da cui sono passati studenti, famiglie, insegnanti e bibliotecari. Con una seconda libreria a Brescia, l’attività ha saputo mantenere un legame profondo con il territorio e con le tante persone che nel corso degli anni ne hanno fatto la propria “casa” culturale.
Costi insostenibili e crisi degli spazi commerciali in centro
I gestori hanno spiegato che la chiusura è stata inevitabile a causa di un aumento vertiginoso dei costi di gestione, in particolare degli affitti e delle bollette, aggravati dalla crisi economica post-pandemica. “Costi ormai insostenibili per mantenere attiva questa sede”, scrivono nella loro lettera di addio, invitando la comunità di lettori e amici a un ultimo saluto il 1° luglio 2025.
Questa chiusura è emblematico di una tendenza più ampia che sta colpendo Milano. Negli ultimi mesi, infatti, anche altri storici negozi e attività culturali hanno dovuto abbassare le saracinesche in centro città per motivi analoghi. Il caso recente di Cargo Milano, negozio di arredamento in stile industriale, e di High-Tech, azienda costretta a lasciare i locali di zona Garibaldi, testimoniano un problema radicato.
Secondo le loro analisi, il fenomeno è legato al cosiddetto “Modello Milano“, che sta progressivamente allontanando i cittadini e le piccole-medie imprese dal centro, trasformando gli spazi commerciali in aree destinate a servizi per la “popolazione fluttuante” o a speculazioni immobiliari legate soprattutto all’intrattenimento e all’happy hour.
Un appello per il futuro della libreria indipendente
Nonostante la chiusura, i titolari della Libreria dei Ragazzi e delle Ragazze esprimono la speranza di poter tornare presto a riaprire in un’altra sede, auspicando che questa pausa non sia definitiva. La loro attività ha rappresentato un’esperienza di resistenza culturale in una città che sta cambiando rapidamente sotto la spinta di dinamiche economiche e urbanistiche difficili da controllare.
Il 1° luglio sarà un momento di commiato ma anche di solidarietà, un’occasione per riflettere sul valore di uno spazio culturale indipendente che ha contribuito a formare l’amore per la lettura di intere generazioni, oggi messo a dura prova da politiche urbanistiche e commerciali che sembrano privilegiare modelli economici meno inclusivi e meno radicati nella comunità.
La chiusura della Libreria dei Ragazzi è così un segnale importante per Milano, città che deve confrontarsi con la sfida di conservare il proprio patrimonio culturale e sociale di fronte a un mercato immobiliare sempre più inflazionato e a una trasformazione urbana che rischia di cancellare realtà storiche e identitarie.






