Palermo, 1 agosto 2025 – Una drammatica operazione di salvataggio in mare si è conclusa con un bilancio tragico a bordo della nave ong Nadir della ong tedesca Resqship: una vittima accertata e tre persone risultano disperse. L’intervento è avvenuto dopo il recupero di 36 migranti, tra cui donne, bambini e persone con gravi condizioni mediche.
Dettagli dell’operazione di salvataggio
La Nadir ha soccorso un’imbarcazione in ferro in difficoltà, a bordo della quale si trovavano 36 migranti, tra cui nove donne (due delle quali incinte, con una al settimo mese che ha smesso di percepire i movimenti del feto da un giorno), due neonati, due bambini e numerosi casi medici critici, tra cui ustioni chimiche e disidratazione. I sopravvissuti hanno raccontato di essere partiti da Sfax, in Tunisia, sei giorni prima, rimanendo senza carburante già dal secondo giorno. Il salvataggio è stato reso possibile grazie alla segnalazione dell’aereo Seabird 2 della Sea Watch. Durante le operazioni, l’equipaggio della Nadir ha riferito che 15 persone erano cadute in mare, riuscendo a recuperarne 12. Il totale dei migranti salvati è quindi di 36, mentre una vittima è stata confermata e tre risultano disperse.
Il contesto e le conseguenze del naufragio
La Nadir era appena tornata in attività dopo un fermo amministrativo di 20 giorni. L’imbarcazione soccorsa proveniva da una traversata pericolosa, con un motore guasto e condizioni di estrema difficoltà. Tra i soccorsi in mare, si segnala anche l’intervento della nave Ocean Viking, che ha salvato 54 persone, tra cui 28 minori non accompagnati, in acque di ricerca e salvataggio libiche.
Questa emergenza si inserisce in un quadro più ampio di tragedie nel Mediterraneo, con numerosi naufragi e centinaia di migranti dispersi o deceduti negli ultimi mesi. Le operazioni di soccorso continuano a essere fondamentali per salvare vite umane, ma le condizioni di partenza e le traversate pericolose mettono costantemente a rischio chi tenta la fuga verso l’Europa.






