Le tracce della prima prova di Maturità 2025 hanno sorpreso e deluso tantissimi studenti: ecco le loro parole a caldo
È iniziata questa mattina, con la prima prova scritta, la Maturità 2025 per oltre 524 mila studenti italiani. A Roma, i primi a uscire dalle aule dei licei hanno raccontato un mix di emozioni, dalla sorpresa alle aspettative disattese, con un tema di italiano che ha stimolato riflessioni su storia, attualità e impegno civile.
Le tracce della prima prova di Maturità: storia, Borsellino e social
Tra le sette tracce proposte dal ministero dell’Istruzione, spiccano temi legati agli Anni Trenta, con particolare attenzione al periodo della crisi del ’29 e ai totalitarismi, e la figura di Paolo Borsellino, magistrato simbolo della lotta alla mafia, assassinato nel 1992 insieme alla sua scorta. Proprio su Borsellino, nato a Palermo nel 1940 e noto per il suo impegno antimafia, si è concentrata l’attenzione di molti maturandi, chiamati a riflettere sul suo messaggio e sul valore della giustizia. Un altro tema molto scelto è stato quello che affronta la società contemporanea, con un focus sull’uso dei social network e sull’indignazione sociale, tratto da un articolo pubblicato sul Corriere della Sera.
Ansia, preparazione e novità nell’esame 2025
La prova di italiano, comune a tutti gli indirizzi di studio, ha visto una partecipazione massiccia: 511.349 candidati interni e 13.066 esterni, suddivisi in 13.900 commissioni e 27.698 classi. Gli studenti hanno avuto a disposizione fino a sei ore per completare il tema, che si è articolato in tre tipologie: analisi del testo, testo argomentativo e tema di attualità.
Il 73% dei maturandi ha confessato di aver trascorso una notte densa di ansia, con difficoltà a dormire, come rilevato da un’indagine di Skuola.net. La presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha voluto rivolgere un messaggio di incoraggiamento agli studenti, invitandoli a essere fieri del loro impegno e a mantenere alta la motivazione.
Tra le novità di quest’anno, si segnalano l’introduzione dell’elaborato critico in materia di cittadinanza attiva per coloro che hanno riportato un voto in condotta pari a 6 decimi e la valorizzazione dei risultati delle prove Invalsi nel curriculum dello studente. Il ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara ha sottolineato l’intenzione di restituire all’esame di maturità un valore più umano e integrale, con un’attenzione maggiore alla valutazione complessiva della persona.
Il secondo appuntamento è fissato per domani, con le prove specifiche per ogni indirizzo di studio, mentre dal 23 giugno partiranno i colloqui orali, che includeranno l’esposizione delle esperienze di PCTO e le competenze di educazione civica acquisite durante il percorso scolastico.