Roma, 29 ottobre 2024 – Nel corso della seconda edizione degli Stati generali sulla salute e sicurezza sul lavoro, in svolgimento presso la Camera dei Deputati, il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha ribadito con forza l’importanza della sicurezza nei luoghi di lavoro come condizione imprescindibile per un lavoro autentico e dignitoso. Mattarella, che ricopre la carica di Capo dello Stato dal 2015 e che è stato riconfermato per un secondo mandato nel 2022, ha sottolineato che la tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori non ammette scorciatoie e necessita di un impegno condiviso tra istituzioni, imprese, lavoratori e parti sociali.
L’impegno di Mattarella per la sicurezza sul lavoro
Nel suo messaggio, il Presidente Mattarella ha evidenziato che la riduzione degli incidenti e dei decessi sul lavoro deve rappresentare una priorità nazionale assoluta. “La sequela quotidiana di tragedie nei cantieri e nelle fabbriche – ha affermato – ci richiama con drammatica urgenza alla necessità di intervenire con decisione”. Per Mattarella, la sicurezza sul lavoro è “la prima forma di giustizia sociale” e un diritto fondamentale per ogni lavoratore, poiché “un lavoro non è vero se non è anche sicuro”.

Queste parole risuonano con particolare forza in un momento in cui il Parlamento italiano, come ricordato dal Presidente della Camera Lorenzo Fontana, è impegnato nell’adozione di normative più stringenti per rafforzare i controlli ispettivi e ampliare le tutele, anche per categorie particolarmente vulnerabili come studenti e personale scolastico. La deputata Chiara Gribaudo, promotrice dell’iniziativa e Presidente della Commissione parlamentare di inchiesta sulle condizioni di lavoro, ha auspicato che gli Stati generali diventino un punto di svolta per la diffusione della cultura della prevenzione.
Sergio Mattarella, con la sua lunga esperienza politica e giuridica, continua così a promuovere un impegno costante per la sicurezza e la tutela dei lavoratori, confermandosi una figura di riferimento nel cammino verso un’Italia più giusta e attenta ai diritti fondamentali nel mondo del lavoro.






