Bolzano, 30 ottobre 2025 – Gli inquirenti stanno provando a capire se la sciatrice Matilde Lorenzi sia morta per il primo impatto sul suolo ghiacciato sulla pista o in un secondo momento quando, uscendo dal tracciato, avrebbe sbattuto violentemente sul margine rialzato.
La tragica morte di Matilde Lorenzi
Non si sarebbe trattato di una tragica fatalità. È il dubbio che, da un anno, continua a tormentare la famiglia di Matilde Lorenzi, la giovane sciatrice torinese della nazionale juniores, tesserata con l’Esercito, morta il 28 ottobre 2024 dopo una caduta durante un allenamento sulla pista Grawand G1 in Val Senales (Alto Adige). A dodici mesi dall’incidente, la Procura di Bolzano ha riaperto il fascicolo, accogliendo la consulenza medico-legale presentata dai genitori della ragazza, per chiarire le reali cause della morte della campionessa diciannovenne. Due persone risultano ora indagate con l’accusa di omicidio colposo.
Gli inquirenti intendono stabilire, anche attraverso l’incidente probatorio in corso, se il decesso sia avvenuto in seguito al primo impatto della giovane sul suolo ghiacciato o in un secondo momento, quando – secondo quanto ipotizzano i familiari – sarebbe uscita dal tracciato, urtando violentemente contro il margine rialzato della pista. Se quest’ultima ricostruzione dovesse essere confermata, potrebbero emergere responsabilità a carico dei due indagati: il responsabile della sicurezza delle piste del comprensorio e l’allenatore, nonché preparatore della pista di allenamento altoatesina dove Matilde si stava allenando.
Riapertura dell’inchiesta
La riapertura dell’inchiesta rappresenta dunque un passaggio cruciale per fare luce su quanto accaduto in quella mattina di ottobre. La famiglia di Matilde Lorenzi, che da mesi chiede verità e giustizia, spera che le nuove indagini consentano di chiarire se l’incidente sia stato il risultato di una tragica casualità o se vi siano state negligenze nelle misure di sicurezza predisposte sul tracciato. Solo gli accertamenti tecnici e le conclusioni dell’incidente probatorio potranno stabilire con certezza le circostanze che hanno portato alla morte della giovane atleta.




