Perugia, 6 ottobre 2025 – In un contesto globale segnato da conflitti sanguinosi e tensioni crescenti, la Marcia PerugiAssisi per la Pace e la Fraternità si prepara a tornare il prossimo 12 ottobre, con un messaggio forte e chiaro: la necessità di un rinnovato impegno per la pace, in particolare guardando con attenzione alle devastazioni in corso nella Striscia di Gaza.
Un nuovo sogno di fraternità in un mondo diviso

Durante la conferenza stampa tenutasi a Roma presso la sala dell’Associazione della Stampa Estera, la Fondazione PerugiAssisi, organizzatrice dell’evento, ha sottolineato come la marcia rappresenti una risposta concreta all’“individualismo, egoismo e indifferenza” che dominano la scena mondiale. Flavio Lotti, presidente della Fondazione, ha ribadito la necessità che tutti si assumano la responsabilità di lavorare per la pace, in un momento in cui “la terza guerra mondiale” sembra farsi sempre più vicina a causa dei molteplici conflitti in Medio Oriente, Africa ed Europa.
“Quella di quest’anno sarà una marcia della Pace e della fraternità. Domenica siamo chiamati tutti ad assumerci la responsabilità di lavorare per la Pace”, ha dichiarato Lotti, evidenziando come la manifestazione voglia essere un’alternativa concreta alla guerra, una spinta verso un mondo diverso e più giusto.
La marcia guarda a Gaza e all’Europa: adesioni e impegni concreti
L’evento 2025 avrà un’attenzione particolare alle violenze che si susseguono nella Striscia di Gaza, un tema centrale che ha mobilitato anche numerose associazioni e movimenti, tra cui la Global Movement to Gaza. La portavoce Giorgina Levi ha evidenziato l’importanza di porre fine all’uso della fame come arma di guerra, chiedendo la fine del genocidio e dell’occupazione israeliana, oltre a un embargo sulle risorse e le armi dirette a Israele.
All’incontro romano erano presenti anche rappresentanti delle istituzioni locali, come Fabio Barcaioli, assessore della Regione Umbria con delega alla Pace, che ha definito la marcia “un evento europeo” e una manifestazione di speranza, con la mente rivolta agli accordi di pace in discussione per Gaza.
La partecipazione è già ampia, con oltre 500 associazioni, 190 scuole e università e 250 enti locali che hanno aderito alla marcia, che si conferma come uno degli appuntamenti più importanti in Europa per promuovere la cultura della pace e della fraternità.
La marcia PerugiAssisi, da 64 anni un simbolo di impegno nonviolento, si conferma così un momento fondamentale per riflettere e agire in favore della pace, nel segno della fratellanza tra i popoli e del rispetto dei diritti umani.
Fonte: Davide Di Carlo - Marcia Perugiassisi, il 12 ottobre sfilerà il popolo per la pace con gli "occhi rivolti a Gaza"






