Calenzano (Firenze), 22 settembre 2025 – Una manifestazione di vaste proporzioni si è svolta questa mattina nei pressi del casello autostradale A1 di Calenzano, nel Fiorentino, in sostegno alla Palestina e in particolare alla situazione nella Striscia di Gaza. La protesta, che ha visto la partecipazione di migliaia di persone, ha provocato il blocco dell’ingresso e dell’uscita del casello per oltre un’ora, con conseguenti disagi al traffico nell’area industriale circostante.
Il corteo e le modalità della protesta

La manifestazione, promossa dai sindacati di base in concomitanza con lo sciopero generale per Gaza, è partita dalla rotonda situata davanti all’ingresso autostradale A1 di Calenzano. Tra gli slogan più ripetuti, si sono distinti quelli in favore della “Palestina libera” e contro il “genocidio”, declamati anche in lingua araba. In testa al corteo si trovavano numerosi giovani palestinesi, affiancati da studenti, docenti, associazioni, movimenti e cittadini comuni.
Una suggestiva immagine è stata quella della grande bandiera palestinese affissa sulla “Ruota del tempo”, l’opera dell’artista israeliano Dani Karavan, simbolo visibile sulla rotonda. Il corteo si è diretto verso Campi Bisenzio e Capalle, puntando a sfilare davanti a importanti sedi industriali come quella della Leonardo e della ex GKN, vicino al centro commerciale I Gigli. La manifestazione si concluderà nel parcheggio antistante la piscina comunale di Calenzano.
La chiusura del casello autostradale – comunicata da Autostrade per l’Italia intorno alle 9:30 – ha riguardato sia l’uscita in direzione Firenze che quella verso Bologna, generando un impatto significativo sulla viabilità locale.
Le reazioni e la prosecuzione della mobilitazione
Dario Furnari, rappresentante dell’Usb, ha confermato che la mobilitazione non si esaurirà con la manifestazione di questa mattina a Calenzano. Nel pomeriggio a Firenze è prevista una “passeggiata rumorosa” all’interno dell’Università, seguita da un’assemblea. Inoltre, il 24 settembre è annunciato un nuovo blocco al porto di Livorno, dove una nave statunitense che ha trasportato armi verso Israele è attesa. Già in mattinata, secondo quanto riferito da Furnari, un varco del porto sarebbe stato bloccato dalle ore 6.
Critiche sono state rivolte alla Cgil, che aveva organizzato uno sciopero generale lo scorso 19 settembre definito da Furnari “inefficace” perché “nessuno ha potuto scioperare”.
La manifestazione si inserisce in un contesto di crescente mobilitazione in Toscana e in altre città italiane, dove si moltiplicano iniziative di solidarietà con la Palestina, accompagnate da momenti di protesta contro le politiche di Israele nella regione della Striscia di Gaza, territorio palestinese densamente popolato e teatro di un conflitto che continua a suscitare forte attenzione internazionale.
Il caso di Calenzano rappresenta un episodio significativo che unisce temi di politica internazionale, diritti umani e attivismo sociale, manifestato con una partecipazione corale e variegata, che ha portato a un impatto concreto sulla mobilità e sulla vita quotidiana della comunità locale.






