Firenze, 1 marzo 2025 – Si è concluso poco dopo le 20.30 il corteo di protesta a Firenze contro il governo guidato da Giorgia Meloni e in solidarietà con la Palestina. La manifestazione, che ha visto la partecipazione di oltre 2mila persone secondo gli organizzatori, si è chiusa davanti al consolato degli Stati Uniti in lungarno Vespucci dopo aver attraversato i principali viali cittadini, ora nuovamente aperti al traffico.
Corteo e slogan contro il governo e Israele

Il corteo, aperto da uno striscione con la scritta “Fermiamo il sionismo con la Resistenza”, ha visto la diffusione di slogan critici nei confronti della premier Meloni e dei suoi vice, Antonio Tajani e Matteo Salvini, oltre che contro lo Stato di Israele e a favore della causa palestinese. Durante l’arrivo al consolato Usa, i manifestanti hanno acceso alcuni fumogeni e intonato cori come “Palestina libera dal fiume fino al mare” e “Via i fascisti da Firenze”.
Gli organizzatori hanno inoltre annunciato un nuovo appuntamento per domani, con un corteo previsto contro il comando Nato a Rovezzano, con raduno fissato alle 15 davanti alla sede Rai di Firenze.
Contesto nazionale: tensioni e manifestazioni in altre città
La manifestazione fiorentina si inserisce in un clima di forte mobilitazione e tensione che ha coinvolto diverse città italiane. A Milano, per esempio, si sono verificati scontri davanti alla stazione Centrale nel corso di una protesta pro Gaza, che hanno portato a cinque arresti, tra cui due ragazze accusate di resistenza aggravata. La situazione ha richiesto l’intervento delle forze dell’ordine, con l’uso di blindati schierati davanti al Palazzo di giustizia per prevenire eventuali presidi di solidarietà.
Anche a Brescia e Catania si sono registrati momenti di tensione tra manifestanti e polizia, con cariche e lanci di lacrimogeni. A Roma, un corteo di oltre 50mila persone ha occupato la Tangenziale Est senza incidenti, mentre studenti universitari hanno occupato la facoltà di Lettere della Sapienza, al grido di “Palestina libera”. A Bologna, le forze dell’ordine hanno respinto manifestanti che tentavano di invadere la tangenziale.
Nel corso della giornata, la presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha espresso vicinanza alle forze dell’ordine e ha auspicato parole chiare di condanna da parte di tutti i partiti per gli episodi di violenza verificatisi, ribadendo la necessità di un dialogo politico serio e responsabile.
Il clima di protesta e solidarietà con la Palestina si accompagna a iniziative culturali, come la terza edizione di Free Free Palestine, evento a Milano che unisce teatro, musica e poesia per sostenere il popolo palestinese, con il coinvolgimento di numerosi artisti nazionali. Il ricavato sarà destinato a organizzazioni che operano in ambito medico e socio-culturale in Palestina, tra cui Medical Aid for Palestinians e Palestine Music Space.
Questa ondata di mobilitazioni conferma la forte sensibilità e la polarizzazione sull’argomento, con manifestazioni che si svolgono in molte città italiane in un contesto internazionale segnato da conflitti e tensioni geopolitiche.






