Modena, 5 giugno – Una giovane di 23 anni di origine siriana ha denunciato i genitori per maltrattamenti, sostenendo di essere stata vittima di vessazioni, aggressioni fisiche e minacce per non aver rispettato la Sharia. I coniugi rischiano ora il processo. L’udienza preliminare è stata rinviata
Una giovane di 23 anni, di origini siriane e residente a Modena, ha intrapreso un importante passo legale denunciando i propri genitori per maltrattamenti e aggressioni fisiche. Quest’ultime sarebbe state causate da presunte violazioni della Sharia (un insieme di leggi e principi religiosi derivanti dai testi sacri dell’Islam) da parte della ragazza. I genitori, attualmente sotto indagine, avrebbero esercitato pressioni eccessive sulla figlia, imponendole restrizioni sulle sue relazioni sociali e sulla sua vita quotidiana.
La denuncia e il rinvio dell’udienza
L’udienza preliminare per i due coniugi, prevista presso il tribunale di Modena, è stata rinviata a causa di un vizio di notifica. Gli atti sono ora tornati in procura per ulteriori verifiche. La giovane ha confermato le sue accuse durante un incidente probatorio, rivelando che i genitori le avrebbero negato la possibilità di frequentare amici maschi e di uscire liberamente, imponendo un rigoroso controllo sulla sua vita sociale basato sulla Sharia.
Le accuse di violenza fisica
In particolare, il padre della giovane è accusato di averla maltrattata fisicamente, colpendola in diverse occasioni, anche con oggetti come una ciabatta. Questi episodi di violenza sarebbero avvenuti sia prima che dopo settembre 2022. La denuncia ha acceso un dibattito sui diritti delle donne all’interno delle comunità islamiche in Italia e sulle pressioni culturali e familiari a cui possono essere sottoposte.