Napoli, 30 luglio 2025 – È al centro di un drammatico procedimento giudiziario davanti al tribunale di Benevento il caso di gravi maltrattamenti ai danni degli ospiti di una RSA a Cerreto Sannita. Tra le vittime, spicca la storia di Salvatore Martorana, un uomo di 68 anni affetto da Alzheimer, che sarebbe stato picchiato con un bastone per costringerlo a mangiare.
Maltrattamenti nella RSA di Cerreto Sannita
Il processo coinvolge quattro operatori socio sanitari – due uomini e due donne – accusati dalla procura di maltrattamenti fisici e psicologici ai danni degli ospiti della struttura. Le indagini, concluse nell’ottobre 2024, hanno rivelato che gli operatori sottoponevano gli ospiti a schiaffi, calci, tirate di capelli e vessazioni continue, approfittando della loro condizione di non autosufficienza. Tra le vittime vi è anche un giovane autistico.
L’avvocato Leonardo D’Erasmo, rappresentante della famiglia di Martorana, ha sottolineato come il 68enne, originario di Ragusa, sia stato la vittima principale. “Veniva colpito alla testa con un bastone quando si rifiutava di mangiare, accompagnato da offese raccapriccianti come ‘ti tratto come un tonno nelle tonnare siciliane’”, ha raccontato D’Erasmo. Il legale ha inoltre evidenziato la drastica regressione subita da Martorana: “All’ingresso nella struttura nel 2023 amava cantare e ballare, oggi quando qualcuno si avvicina a lui si mette a urlare e si chiude a riccio per paura di nuove violenze”.
Misure cautelari e prossime udienze
A fine agosto 2024, a carico dei quattro imputati sono stati disposti divieti di avvicinamento e misure interdittive da parte di carabinieri e guardia di finanza. Il procedimento giudiziario entrerà nel vivo a settembre 2025, con la possibile costituzione di parte civile da parte della famiglia di Martorana, come confermato dal legale.
Le indagini e il processo rappresentano una fase cruciale per fare luce sulle condizioni di una struttura sanitaria e sulla tutela delle persone fragili, in particolare anziani e disabili. La vicenda ha riacceso il dibattito sull’importanza di garantire il rispetto e la dignità dei soggetti più vulnerabili.






