Roma, 16 settembre 2025 – Importanti novità investono la Legge 104, con l’entrata in vigore della legge 106/2025, che modifica e amplia i diritti di lavoratori affetti da malattie invalidanti e croniche. Il provvedimento, attivo dal 1° gennaio 2026, introduce un incremento significativo delle ore di permesso retribuito, rivolto a garantire maggior tutela e supporto a chi convive con condizioni di salute particolarmente delicate.
Legge 104: aumento dei permessi retribuiti per visite e cure mediche
La principale novità riguarda l’assegnazione di ulteriori 10 ore annue di permesso retribuito, da aggiungersi a quelle già previste dalla normativa vigente e dai contratti collettivi nazionali. Questi permessi sono destinati a coprire visite, esami strumentali, analisi chimico-cliniche e microbiologiche, oltre a cure mediche frequenti.
L’avvocata Lilla Laperuta, esperta in diritto del lavoro e contratti pubblici, ha spiegato a Adnkronos/Labitalia che la legge n. 106 del 18 luglio 2025 «disciplina la conservazione del posto di lavoro e i permessi retribuiti per i lavoratori affetti da malattie oncologiche, invalidanti e croniche». La normativa nasce dall’evoluzione del concetto di disabilità, che si sposta dal modello medico tradizionale verso il cosiddetto social model of disability, già recepito nel Decreto Legislativo 62/2024 e nella Convenzione Onu del 2006.
Il modello sociale della disabilità e gli “accomodamenti ragionevoli”
Secondo questo approccio, la disabilità non è una caratteristica intrinseca alla persona, ma un problema generato da barriere ambientali e culturali che impediscono l’inclusione. La legge 106/2025 rafforza quindi il concetto di “accomodamento ragionevole”, prevedendo misure specifiche per favorire l’inserimento lavorativo e la tutela dei lavoratori con disabilità o malattie invalidanti.
Tali misure riguardano sia il settore pubblico che quello privato, bilanciando l’interesse del datore di lavoro a garantire la continuità produttiva con quello del lavoratore di mantenere il proprio impiego anche in presenza di difficoltà oggettive nello svolgimento delle mansioni.
Destinatari e modalità di accesso ai nuovi permessi
Le nuove ore di permesso retribuito sono riconosciute ai lavoratori dipendenti con patologie oncologiche in fase attiva o in follow-up precoce, nonché a chi soffre di malattie invalidanti o croniche, comprese quelle rare, con un grado di invalidità pari o superiore al 74%. La richiesta deve essere accompagnata da una prescrizione medica, rilasciata dal medico di base o da uno specialista di una struttura sanitaria pubblica o privata accreditata.
Inoltre, il diritto si estende anche ai dipendenti con figli minorenni affetti dalle medesime condizioni di salute, garantendo un sostegno anche alle famiglie.
Nel settore privato, l’indennità per i permessi è anticipata dal datore di lavoro e successivamente recuperata tramite conguaglio con i contributi previdenziali, mentre nel pubblico vige la normativa ordinaria.
L’entrata in vigore delle disposizioni è fissata al 1° gennaio 2026, segnando un passo importante verso una maggiore inclusività e protezione dei lavoratori più vulnerabili.
