Bologna, 26 maggio – I fenicotteri invadono le risaie ferraresi, causando la perdita dell’80% del raccolto. Gli agricoltori, guidati da Giampaolo Cenacchi di Confagricoltura, organizzano ronde notturne per proteggere i campi. Servono risarcimenti adeguati per salvaguardare agricoltura e turismo
La situazione attuale delle risaie del ferrarese è critica a causa dell’invasione di fenicotteri, che sta mettendo a dura prova gli agricoltori locali. Giampaolo Cenacchi, risicoltore e vicepresidente del Consorzio Riso del Delta del Po, denuncia che, a partire da maggio, mese cruciale per la crescita del riso, la presenza di questi uccelli ha già comportato la perdita dell’80% del raccolto. Gli agricoltori, già provati da una stagione difficile, si stanno organizzando in ronde notturne per proteggere le loro coltivazioni.
I fenicotteri e il loro impatto sulle risaie
I fenicotteri, attratti dalla ricchezza di cibo presente nelle risaie, si nutrono di molluschi e insetti. Tuttavia, il loro foraggiamento danneggia il terreno, compromettendo ulteriormente la produzione agricola. Gli agricoltori, in preda all’ansia, non riescono più a dormire e vegliano sulle loro coltivazioni. Quando avvistano i fenicotteri, si mettono in auto per suonare i clacson e accendere fari e scacciacani, cercando di spaventarli e allontanarli.
Cambiamenti climatici e sostenibilità
La situazione è ulteriormente aggravata dai cambiamenti climatici, che hanno già messo a dura prova il settore. Claudia Guidi, vicepresidente di Confagricoltura Ferrara, sottolinea l’importanza di trovare un equilibrio tra la tutela della biodiversità e la salvaguardia delle attività agricole. “La Regione non può limitarsi a risarcire con somme esigue per i danni subiti. È necessario un intervento più sostanzioso per sostenere i risicoltori, il cui futuro è minacciato non solo dai fenicotteri, ma anche da eventi climatici estremi come siccità e piogge abbondanti“, afferma.
Strategie di difesa e sfide future
Gli agricoltori hanno già provato diverse strategie per proteggere le risaie, inclusi cannoncini che emettono rumori forti, ma queste misure hanno suscitato proteste tra i residenti. La sfida principale è mantenere la biodiversità e, al contempo, garantire la sostenibilità economica delle coltivazioni.






