Roma, 2 agosto 2025 – Una donna di 93 anni è deceduta allo Spallanzani di Roma a causa del virus della West Nile, noto anche come virus del Nilo occidentale. La paziente, originaria di Cisterna di Latina, era stata inizialmente ricoverata al San Paolo di Velletri e successivamente trasferita allo Spallanzani. Si tratta del quarto caso di morte per West Nile accertato nel Lazio.
La diffusione del virus West Nile nel Lazio e in Italia
Il virus del Nilo occidentale (West Nile Virus – WNV) appartiene alla famiglia Flaviviridae ed è trasmesso principalmente dalle punture di zanzare del genere Culex, che acquisiscono il virus pungendo uccelli infetti, i principali serbatoi naturali. In Italia il virus è ormai considerato endemico, con un piano di sorveglianza attivo dal 2008 che coinvolge anche i medici veterinari per monitorare la diffusione tra animali e umani.
Nel Lazio, la recente morte della donna 93enne rappresenta l’ultimo episodio fatale, mentre complessivamente si sono registrati quattro decessi collegati al virus. La sintomatologia può variare da forme lievi a manifestazioni neurologiche gravi, come encefalite e paralisi, con un tasso di mortalità in casi severi stimato intorno all’1 per mille.
Prevenzione e raccomandazioni
Non esiste ancora un vaccino per la febbre West Nile; pertanto, la prevenzione si basa principalmente sulla riduzione dell’esposizione alle zanzare. Le autorità sanitarie raccomandano l’uso di repellenti, abiti protettivi e zanzariere, soprattutto durante le ore di maggiore attività degli insetti, al tramonto e all’alba. È inoltre fondamentale evitare ristagni d’acqua stagnante, che favoriscono la riproduzione delle zanzare.
La diagnosi si effettua tramite test di laboratorio su campioni di sangue e liquido cerebrospinale, mentre la terapia è sintomatica e, in caso di complicanze, richiede il ricovero ospedaliero per supporto respiratorio e idratazione.
La morte della donna di Cisterna di Latina sottolinea ancora una volta l’importanza del monitoraggio e delle misure di prevenzione contro il virus West Nile, che continua a rappresentare una minaccia per la salute pubblica nel Lazio e in altre regioni italiane.






