Milano, 30 aprile – La signora Ferrari continua a essere in uno stato di emozionale precarietà, soffrendo di crisi di panico. Il suo avvocato, Angela Taccia, ha descritto la situazione dopo l’interrogatorio, durante il quale la donna ha accusato un malore. Ferrari ha esercitato il suo diritto al silenzio, ma ha risposto a domande su un’altra persona coinvolta nel caso dell’omicidio di Chiara Poggi, avvenuto diciotto anni fa
La situazione della madre di Andrea Sempio, la signora Ferrari, è estremamente delicata e carica di emozioni. La signora Ferrari è ancora provata e continua ad avere crisi di panico, come ha dichiarato l’avvocato Angela Taccia. Queste parole evidenziano la gravità della condizione in cui si trova la famiglia Sempio, coinvolta in una nuova inchiesta legata all’omicidio di Chiara Poggi, avvenuto diciotto anni fa.
Un momento difficile per la famiglia Sempio
Lunedì scorso, la signora Ferrari ha accompagnato il figlio dai carabinieri per fornire ulteriori informazioni sul caso. Tuttavia, la situazione è rapidamente degenerata. Appena scesa dal taxi, si è trovata di fronte a una folla di giornalisti, scatenando in lei un immediato stato di ansia. “Ho cercato di calmarla”, ha raccontato l’avvocato Taccia, “ma la signora era visibilmente spaventata”. Questo malessere è aggravato da una patologia neurologica preesistente, che si è deteriorata negli ultimi tempi a causa della pressione mediatica e della tensione familiare.
L’interrogatorio e le sue conseguenze
Durante l’interrogatorio, la signora Ferrari ha esercitato il suo diritto di rimanere in silenzio alla prima domanda. Tuttavia, le domande da parte degli inquirenti non si sono fermate. “Nonostante avesse espresso la sua volontà di non rispondere, le hanno posto ulteriori quesiti”, ha spiegato l’avvocato. Tra queste domande, c’era quella riguardante una terza persona, il cui nome è emerso solo di recente nelle indagini. Ciò ha ulteriormente esasperato la già fragile condizione emotiva della donna, provocando una crisi di panico che ha costretto a interrompere l’interrogatorio.






