Firenze, 7 novembre 2025 – Maurizio Landini, segretario generale della CGIL dal 2019, ha espresso una netta condanna riguardo alla recente manovra economica italiana che prevede un massiccio aumento della spesa militare nei prossimi anni. Il leader sindacale, intervenuto a margine dell’assemblea dei delegati CGIL a Firenze, ha definito “una follia” l’impegno del governo a destinare oltre 900 miliardi di euro alle armi nei prossimi dieci anni.
Il monito di Landini sulla manovra economica e la spesa militare

Nel corso del suo intervento, Landini ha sottolineato che “non c’è un euro di soldi per rilanciare gli investimenti pubblici e privati nel nostro Paese”, mentre l’unica voce di spesa in crescita è quella dedicata al potenziamento militare. Il segretario della CGIL ha evidenziato come la manovra sia orientata a mantenere il rapporto deficit/Pil sotto il 3% per accedere ai prestiti europei, ma con l’obiettivo principale di finanziare l’aumento della spesa per la difesa.
“Chi ha pagato la crisi sono stati i lavoratori dipendenti e i pensionati con le loro tasse, e ora quei soldi vengono investiti principalmente in armi”, ha rimarcato Landini, denunciando una scelta politica che, a suo avviso, è contraria agli interessi sociali del Paese.
Priorità alternative per la sicurezza e la giustizia sociale
Landini ha respinto con fermezza la logica del riarmo come strumento di sicurezza, spiegando che “la sicurezza e la pace non si costruiscono riarmando le persone, ma attraverso la giustizia sociale, il lavoro, e offrendo opportunità soprattutto ai giovani”. Ha quindi richiamato la necessità di contrastare la precarietà lavorativa con riforme che mettano al centro la persona e non il profitto o la competizione, e di abbandonare la cultura della guerra e della violenza come metodo di regolazione delle relazioni internazionali.
La sua posizione si inserisce nel più ampio contesto di un sindacato che, sotto la sua guida, ha mantenuto una linea critica verso le politiche economiche attuali, enfatizzando l’importanza della tutela dei diritti dei lavoratori e la difesa del welfare.
Chi è Maurizio Landini
Maurizio Landini, nato a Castelnovo ne’ Monti nel 1961, è segretario generale della CGIL dal 24 gennaio 2019. Proveniente da una famiglia operaia, ha iniziato la sua carriera come apprendista saldatore prima di dedicarsi interamente all’attività sindacale, assumendo ruoli di primo piano nella Federazione Impiegati Operai Metallurgici (FIOM) e poi nella CGIL nazionale. È noto per il suo impegno a favore dei diritti dei lavoratori e per una visione sociale che pone al centro la giustizia e la solidarietà.






