Lampedusa, 9 settembre 2025 – Nella notte appena trascorsa, un’imbarcazione di 8 metri è stata soccorsa al largo dell’isola di Lampedusa dalla motovedetta V1302 della Guardia di Finanza, con a bordo 44 migranti provenienti da Egitto, Eritrea, Etiopia, Gambia e Algeria. Durante le operazioni di sbarco, sono stati rinvenuti anche due cadaveri, trasferiti immediatamente alla camera mortuaria del cimitero di Cala Pisana per l’ispezione cadaverica.
Il soccorso a Lampedusa e le condizioni dei migranti
Oltre ai due corpi senza vita, a bordo dell’imbarcazione vi erano tre persone in condizioni critiche a causa di un’intossicazione da idrocarburi. Questi migranti sono stati immediatamente trasportati al poliambulatorio locale per le cure necessarie. Secondo le prime valutazioni, i due giovani deceduti sono verosimilmente morti proprio a causa di questa intossicazione, un rischio frequente nei viaggi per mare su imbarcazioni di fortuna.
Lampedusa, punto cruciale per gli sbarchi nel Mediterraneo
L’isola di Lampedusa, situata nel Canale di Sicilia e appartenente all’arcipelago delle isole Pelagie, rappresenta uno dei principali approdi per i migranti che tentano la traversata dal Nord Africa verso l’Europa. Con una superficie di 20,2 km² e una popolazione residente di circa 5.871 abitanti, Lampedusa è la più meridionale isola italiana e spesso teatro di emergenze legate ai flussi migratori nel Mediterraneo. Nel contesto attuale, il governo italiano ha recentemente prorogato lo stato di emergenza nazionale per altri sei mesi, in risposta all’eccezionale aumento degli arrivi via mare.
Le autorità locali e nazionali continuano a monitorare con attenzione la situazione, gestendo le operazioni di soccorso e accoglienza in un quadro di crescente complessità e criticità. La delicata posizione geografica di Lampedusa la rende un punto nevralgico per le politiche di immigrazione e sicurezza marittima in Italia.






