Un vero e proprio calvario hanno vissuto ieri i passeggeri del volo Ryanair FR1437 in partenza dall’aeroporto di Lamezia Terme con destinazione Milano Malpensa. Il velivolo, previsto per le 13:40 di domenica 22 giugno, è decollato soltanto a mezzanotte, accumulando un ritardo di oltre 10 ore, per la precisione 10 ore e 4 minuti, a causa di problemi tecnici non specificati. A denunciare quanto accaduto è la società RimborsoAlVolo, specializzata nell’assistenza ai passeggeri, che ha raccolto numerose segnalazioni di disagi e mancanza di informazioni durante l’attesa
Ritardo record e mancanza di trasparenza
I viaggiatori, giunti allo scalo lametino, hanno subito un’attesa estenuante, accompagnata da scarse comunicazioni sia da parte della compagnia aerea che della società di gestione aeroportuale, SACAL. Non sono state fornite spiegazioni dettagliate sui motivi del ritardo, che non è stato attribuito a condizioni meteo avverse o problemi di sicurezza. Un silenzio che ha suscitato più di una critica, soprattutto considerando che Ryanair beneficia di quasi 90 milioni di euro stanziati dalla Regione Calabria per garantire le rotte e i collegamenti aerei nella regione.
L’assenza di risposte ufficiali da parte di Ryanair e SACAL alimenta il malcontento dei passeggeri, che si sono visti offrire soltanto l’invito a richiedere il rimborso previsto dal Regolamento UE 261/2004, norma europea che tutela i diritti dei viaggiatori in caso di ritardi prolungati, cancellazioni o negato imbarco.
Diritti dei passeggeri e procedure per il rimborso
Secondo il Regolamento UE 261/2004, i passeggeri coinvolti in ritardi superiori a 3 ore hanno diritto a una compensazione pecuniaria che, per tratte come quella da Lamezia a Milano (inferiore a 1500 km), ammonta a 250 euro. Inoltre, la compagnia aerea è obbligata a fornire assistenza, come pasti e bevande, sistemazione in hotel se necessaria, trasferimenti e comunicazioni gratuite. Qualora tali servizi non vengano garantiti, le spese sostenute dai passeggeri devono essere rimborsate.
Per avviare la richiesta di risarcimento, i passeggeri devono conservare i documenti di viaggio (biglietto, carta d’imbarco) e le ricevute delle spese extra eventualmente sostenute. È possibile rivolgersi direttamente a Ryanair tramite il modulo online oppure affidarsi a società specializzate come RimborsoAlVolo, che offrono assistenza gratuita.
L’episodio di ieri a Lamezia Terme riaccende il dibattito sulla gestione dei voli e sulla necessità di maggiore trasparenza e responsabilità da parte delle compagnie aeree e delle autorità aeroportuali, soprattutto in una regione come la Calabria dove il trasporto aereo rappresenta un elemento chiave per lo sviluppo economico e turistico.






