Pontedera, 11 giugno 2025 – È scoppiata una vivace polemica a Pontedera, in provincia di Pisa, in vista di un’iniziativa rivolta ai bambini organizzata da Arci Valdera e patrocinata dal Comune guidato dal sindaco Pd, Matteo Franconi. Sabato prossimo, infatti, si terrà un laboratorio creativo in cui i bambini potranno colorare magliette e altri gadget in preparazione al Toscana Pride previsto per il 21 giugno a Prato. L’evento è stato promosso in collaborazione con altre realtà locali, tra cui Agedo, associazione di genitori e amici di persone LGBTQ+.
Le critiche di Pro Vita e Lega all’iniziativa per il pride
L’iniziativa ha subito suscitato una forte reazione da parte di Pro Vita Famiglia onlus, che ha definito “inaccettabile e gravissimo” il coinvolgimento di bambini dai 6 anni in su in attività collegate al Pride. Donatella Isca, referente regionale di Pro Vita, ha espresso preoccupazione per l’uso della schwa nella comunicazione dell’evento, ritenendolo un tentativo di veicolare “concetti di gender fluid e di assenza di genere” ai minori. Secondo l’associazione, questo si collega alle richieste del manifesto politico del Toscana Pride 2025, che includerebbe tra le sue istanze anche la legalizzazione di temi controversi come utero in affitto, poliamore e percorsi di affermazione di genere per adolescenti minorenni.
Anche la Lega, tramite il deputato Edoardo Ziello, ha duramente criticato l’iniziativa, parlando di “indottrinamento ideologico” e invitando a rispettare “l’innocenza dei bambini” senza sottoporli a “tematiche divisive” come quelle legate alla propaganda gender.
La difesa dell’amministrazione e delle istituzioni
Di segno opposto è la posizione dell’assessora regionale alle pari opportunità, Alessandra Nardini (Pd), che ha elogiato la scelta del Comune di sostenere l’iniziativa come un segnale importante nella lotta contro discriminazioni e pregiudizi. Nardini ha sottolineato come il laboratorio rappresenti un’occasione per coinvolgere le nuove generazioni in una “missione di liberazione da stereotipi e odio” e ha ribadito l’impegno per una società inclusiva, in cui ogni persona possa sentirsi libera di essere sé stessa e amare chi desidera.
Da parte sua, Arci Valdera, attraverso la responsabile Grazia Rossi, ha precisato che l’evento è nato da una richiesta di alcune mamme del territorio e ha escluso qualsiasi intento provocatorio, descrivendo il laboratorio come un momento di gioco e confronto in un clima sereno.
L’appuntamento è fissato per sabato 14 giugno alle 14.30 presso il circolo Il Botteghino di Pontedera. Nonostante il tono ludico dell’iniziativa, la polemica resta accesa tra chi vede nell’evento un’opportunità educativa e chi denuncia un presunto tentativo di strumentalizzazione politica e ideologica.