Como, 11 dicembre 2025 – Desiderava unirsi in matrimonio con il suo partner, ma era ancora legalmente sposata: dal primo marito era separata, ma non aveva ottenuto il divorzio. Per questo una donna di 54 anni della provincia di Varese ha messo in scena un matrimonio fasullo a Rovellasca, nel Comasco. Una cerimonia solo apparente, completa di officiate, testimoni, festeggiamenti e perfino di un atto matrimoniale realizzato tramite intelligenza artificiale. L’inganno è venuto alla luce grazie a uno dei testimoni, insospettito dal documento che gli era stato fatto firmare.
Finto matrimonio a Rovellasca: la ricostruzione
La vicenda è finita così all’attenzione dei carabinieri di Turate, e la donna potrebbe ora essere accusata di falsificazione materiale da parte di un privato. A raccontare il caso è stato Il Giorno, che ha fornito i primi dettagli dell’episodio, avvenuto il 25 ottobre scorso: il presunto giorno delle nozze della 54enne, impiegata di banca, e del suo compagno, un coetaneo tecnico meccanico.

Entrambi avevano già avuto un matrimonio precedente: lo sposo era regolarmente divorziato, mentre la donna si era fermata alla sola separazione — una circostanza che, a quanto pare, non avrebbe mai confessato al compagno. Di fronte a due testimoni e a pochi invitati, tutti parenti e amici dello sposo, una donna su cui sono in corso verifiche — descritta come una sorta di “santona” — avrebbe officiato la cerimonia.
Pochi giorni dopo si è tenuto un secondo momento: i testimoni sono stati convocati a Garbagnate per firmare il supposto atto matrimoniale. In realtà, il documento sarebbe stato un falso, prodotto dalla stessa 54enne utilizzando l’intelligenza artificiale. Uno dei testimoni, sospettoso, ha fotografato l’atto e si è recato negli uffici comunali di Rovellasca per verificarne l’autenticità. Il funzionario ha impiegato pochissimo per capire che si trattava di un falso e ha avvisato i carabinieri.
Le indagini, ancora in corso, avrebbero già ricostruito le fasi dell’intera vicenda e portato a ipotizzare per la donna il reato di falsità materiale legato alla creazione del documento. Rimane da chiarire quale fosse il motivo della messinscena: il marito legale della 54enne avrebbe dichiarato di non averle mai impedito di ottenere il divorzio. Restano inoltre da capire le conseguenze nella coppia: non si sa se i due presunti novelli sposi siano rimasti insieme dopo la scoperta della falsa cerimonia.






