Questa mattina la Facoltà di Lettere dell’Università La Sapienza è stata occupata da un gruppo di studenti in segno di protesta a sostegno della Palestina. L’iniziativa è stata accompagnata da uno striscione con la scritta “Lettere occupata per la Palestina” calato dalle finestre sopra gli ingressi della facoltà, e da fumogeni rossi accesi all’esterno. Due bandiere sono state esposte: quella della Palestina e quella dell’organizzazione studentesca Cambiare Rotta, promotrice della mobilitazione.
L’occupazione di lettere a La Sapienza per la Palestina
Gli studenti, circa un centinaio, hanno bloccato gli ingressi all’ateneo in mattinata, per poi dirigersi verso piazza dei Cinquecento, dove si è svolta una manifestazione organizzata dall’Unione Sindacale di Base (USB). Attualmente gli studenti si trovano nell’atrio della Facoltà di Lettere e hanno annunciato di voler proseguire l’occupazione in vista della riunione del Senato accademico prevista per domani. “Vogliamo occupare e restare qui – spiegano – per chiedere che il sionismo esca dall’università”. Nonostante l’occupazione, alcune aule continuano a ospitare discussioni di tesi di laurea e le attività didattiche non sono state interrotte.
Protesta contro il governo e appello alla mobilitazione
L’azione di oggi si inserisce in un più ampio clima di protesta studentesca contro le politiche del governo guidato da Giorgia Meloni, in particolare contro la ministra dell’Università, Anna Maria Bernini. Nel pomeriggio del 27 novembre scorso gli stessi studenti avevano occupato il tetto della Facoltà di Lettere, denunciando “tagli al Fondo di Finanziamento Ordinario (FFO), precarietà e militarizzazione degli atenei”. Davanti all’ingresso della facoltà era stata posizionata una sagoma di asino con un cartello “Ministra Bernini”, simbolo della critica al governo. Gli studenti contestano anche la riforma dell’accesso ai corsi di medicina, accusando il governo di mantenere la selezione degli studenti in modo poco trasparente e senza un adeguato potenziamento della didattica.
L’appello degli attivisti di Cambiare Rotta è a “alzare la testa contro questa ministra somaro e il governo”, con l’obiettivo di rafforzare le mobilitazioni nelle prossime settimane. L’assemblea studentesca è prevista per oggi alle 18, mentre il 30 novembre è in programma un corteo nazionale a sostegno della Palestina e contro la complicità con Israele. Gli studenti hanno inoltre espresso solidarietà ai lavoratori impegnati in scioperi e lotte contro le precettazioni, in vista dello sciopero generale del 13 dicembre.
Sul luogo dell’occupazione del tetto nei giorni scorsi sono intervenuti anche i vigili del fuoco, ma la protesta continua a rappresentare un segnale di dissenso contro le politiche universitarie e internazionali percepite come ingiuste dagli studenti della Sapienza.






