Parigi, 22 ottobre 2025 – L’ex presidente francese Nicolas Sarkozy ha trascorso la sua prima giornata nella prigione della Santè dopo la recente condanna per associazione a delinquere. Scopriamo come è andata nel dettaglio.
Nicolas Sarkozy, l’arrivo alla prigione di Montparnasse
Alle 9.37 del mattino, la Renault Espace scura di Nicolas Sarkozy ha varcato i cancelli della prigione della Santé, nel quartiere di Montparnasse. È l’unico carcere rimasto entro le mura di Parigi, e da tempo soffre di un grave sovraffollamento: 1.237 detenuti per 657 posti disponibili.
Sarkozy non è stato assegnato al settore dei “vulnerabili”, dove in passato hanno soggiornato figure note come Bernard Tapie, ma si trova in isolamento. Una misura non punitiva, ma di protezione, per evitare contatti con altri carcerati che potrebbero minacciarne la sicurezza.

Le prime ore da detenuto
All’arrivo, l’ex presidente è stato accolto da urla ironiche provenienti dalle celle: “Oh, benvenuto Sarkozy!“, “C’è Sarkozy!“. Subito dopo, ha ricevuto il regolamento interno e gli è stato ricordato il motivo della detenzione: l’accusa di associazione a delinquere nell’ambito dei presunti finanziamenti libici alla campagna elettorale del 2007.
Come ogni prigioniero, Sarkozy è stato fotografato e schedato, gli sono state prese le impronte digitali e gli è stato assegnato un numero di detenuto. Ha dovuto lasciare i propri documenti e oggetti personali in una cassaforte, ma ha potuto tenere la fede nuziale e l’orologio.
Gli è stato consegnato il consueto “kit d’ingresso”: sapone, lenzuola, pentole, carta e penna.
Vita in cella
La cella di nove metri quadrati dispone di doccia, angolo cottura, letto, scrivania e un piccolo televisore. Vietato il cellulare, ma Sarkozy può usare un telefono fisso con dieci numeri autorizzati, controllati dall’amministrazione penitenziaria.
Su consiglio dei suoi avvocati, ha portato con sé maglioni e tappi per le orecchie, utili contro il freddo e il rumore costante. La notte resta il momento più difficile: per prevenire gesti estremi, le guardie accendono la luce ogni ora e, come da tradizione, gli altri detenuti urlano il nome del nuovo arrivato per tutta la prima notte.
Le parole dell’avvocato Darrois
In serata, l’avvocato Jean-Michel Darrois, dopo averlo visitato, ha raccontato: “Non è il Club Méditerranée. Oggi ha fatto sport, ha iniziato a scrivere il suo libro. Si trova in una cella di nove metri quadrati, c’è rumore continuo“.
Sarkozy ha potuto incontrare la moglie Carla Bruni nel primo dei tre colloqui settimanali previsti. “Una prima giornata in prigione è terribile, ma lui l’ha superata“, ha concluso l’avvocato.




