Salerno, 9 settembre 2025 – Si è consumato stamani un momento di forte tensione presso l’ospedale “Ruggi” di Salerno, durante la cerimonia di insediamento del nuovo direttore generale, Ciro Verdoliva. La madre di Cristina Pagliarulo, la quarantenne di Giffoni Valle Piana deceduta il 6 marzo scorso nel nosocomio salernitano, ha espresso pubblicamente il proprio dolore e la sua rabbia, denunciando presunte responsabilità nella gestione della figlia.
La protesta della madre di Cristina Pagliarulo
“Mia figlia è stata condannata a morte in questo ospedale” ha gridato la donna, sottolineando che Cristina sarebbe morta dopo 12 ore di attesa su una barella al pronto soccorso del “Ruggi”. La madre ha accusato direttamente il personale medico di una errata lettura di una Tac, fattore che avrebbe compromesso la diagnosi e il tempestivo intervento sanitario. Questo caso è al centro di un’inchiesta della Procura di Salerno che vede attualmente indagati sette sanitari, tra cui due medici del pronto soccorso, un neurologo e quattro chirurghi.
Durante l’evento ha preso la parola anche il governatore della Campania, Vincenzo De Luca, che ha manifestato sorpresa e ha dichiarato di non essere a conoscenza dei dettagli della vicenda. L’incontro è degenerato in un acceso scambio verbale tra De Luca e la madre di Cristina, con il presidente della giunta regionale che ha invitato la donna a rivolgersi al nuovo direttore generale.
Impegno del nuovo direttore e sviluppi dell’inchiesta
Il neo direttore generale, Ciro Verdoliva, ha preso l’impegno di incontrare la signora Pagliarulo nei prossimi giorni per ascoltarla e garantire la massima collaborazione nelle indagini. Ha inoltre dichiarato che saranno avviati approfondimenti per fare piena luce sulla morte della donna.
La vicenda, già oggetto di attenzione mediatica nazionale, rimane sotto la lente d’ingrandimento degli organi giudiziari e sanitari, in attesa di chiarimenti definitivi sulle cause che hanno portato alla tragica perdita.
