Mosca, 29 novembre 2025 – Nel mondo del fitness e dei social media, le sfide estreme legate all’alimentazione continuano a far discutere, spesso con risvolti drammatici: è recente la tragica notizia della morte di Nuyanzin, influencer e coach fitness, noto per aver intrapreso una pericolosa sfida alimentare volta a guadagnare rapidamente oltre 25 kg, per poi perdere peso pubblicamente e ispirare altri nel loro percorso di trasformazione fisica.
La sfida estrema di Nuyanzin e la tragedia
Nuyanzin aveva iniziato il suo esperimento alimentare con un consumo quotidiano di cibi ad alto contenuto calorico, principalmente fast food, documentando ogni tappa sui social network. L’ultimo post, risalente al 18 novembre, mostrava l’influencer con un pacchetto di patatine Lays e annunciava un peso di 105 kg, un incremento di 13 kg in un solo mese. L’obiettivo dichiarato era quello di dimostrare successivamente un cambiamento radicale attraverso un programma di dimagrimento.
Tuttavia, la sfida si è trasformata in tragedia: secondo quanto riportato da The People, Nuyanzin sarebbe deceduto a causa di un arresto cardiaco durante il sonno. I suoi seguaci hanno espresso shock e dolore, insieme a messaggi di avvertimento contro i rischi di tali esperimenti alimentari estremi. Alcuni hanno sottolineato quanto il consumo improvviso e massiccio di cibi poco salutari possa effettivamente provocare gravi danni alla salute, soprattutto in individui non abituati a tali eccessi calorici.
Dieta ipercalorica: un bilancio di oltre 10.000 calorie al giorno
La dieta di Nuyanzin era caratterizzata da porzioni eccessive e alimenti molto calorici. Come egli stesso aveva descritto, la colazione consisteva in una grande quantità di dolci e metà torta, il pranzo includeva 800 grammi di ravioli con maionese, durante il giorno patatine come snack, mentre la cena era composta da un hamburger e due piccole pizze, consumate in un locale o tramite consegna a domicilio. Questo regime alimentare superava abbondantemente le 10.000 calorie giornaliere, un valore che si confronta con quello di atleti d’élite come Ryan Lochte, noto nuotatore che consuma fino a 10.000 calorie al giorno per supportare gli allenamenti intensi, o Michael Phelps che in passato ha dichiarato un fabbisogno simile durante le Olimpiadi.
Tuttavia, a differenza degli atleti professionisti, il corpo di una persona non allenata e non abituata a simili carichi calorici può andare incontro a gravi problemi di salute, tra cui malattie cardiovascolari, diabete e disturbi metabolici. Gli esperti sottolineano come il consumo eccessivo e rapido di cibo possa portare a veri e propri disturbi alimentari, come il binge eating, caratterizzato da episodi ricorrenti di abbuffate con conseguenze fisiche e psicologiche gravi.
Il contesto e la cultura delle sfide online
La morte di Nuyanzin ha acceso un dibattito importante sul fenomeno delle sfide alimentari e fitness estreme diffuse sui social media, dove la pressione di creare contenuti virali può spingere a comportamenti rischiosi. La comunità fitness, così come i professionisti della salute, mettono in guardia contro la banalizzazione di pratiche potenzialmente dannose, ricordando l’importanza di un approccio equilibrato e personalizzato all’alimentazione e all’attività fisica.
Nuyanzin, pur avendo un passato nel mondo del fitness e un seguito online, non era un atleta di élite, e il suo caso evidenzia il rischio di imitare senza adeguata preparazione o supervisione medica i regimi alimentari estremi. La vicenda rinfocola l’attenzione sulla necessità di maggiore consapevolezza e responsabilità sia da parte degli influencer sia della loro audience.
Questo episodio si inserisce in un quadro più ampio in cui disturbi alimentari come il binge eating sono riconosciuti come malattie complesse, con un’incidenza significativa nella popolazione e conseguenze sia fisiche sia psicologiche rilevanti. Il supporto professionale e l’intervento tempestivo sono fondamentali per prevenire esiti fatali e migliorare la qualità della vita di chi ne soffre.
