Torino, 9 settembre 2025 – Il presidente di Stellantis, John Elkann, è al centro di una vicenda giudiziaria che ha preso una nuova direzione negli ultimi mesi, con la possibile applicazione di una messa alla prova della durata di 10 mesi presso un’istituzione salesiana. Tale percorso prevede lo svolgimento di lavori di pubblica utilità o socialmente utili, secondo un programma di trattamento concordato con la procura di Torino, nell’ambito di una controversia legata a questioni fiscali ereditarie.
La proposta di messa alla prova per John Elkann e il contesto legale
La procura torinese ha dato parere favorevole alla messa alla prova per John Elkann, un istituto previsto dal 2014 che consente di sospendere un procedimento penale in cambio di attività non retribuite a favore della collettività. Le attività socialmente utili possono includere assistenza a persone fragili o supporto ad enti del terzo settore, in particolare organizzazioni di volontariato. Il percorso dovrà essere ratificato dal giudice, e se giudicato positivamente dal giudice per le indagini preliminari, i reati contestati si estingueranno senza lasciare traccia nel casellario giudiziale.
Gli avvocati di Elkann, con l’intervento dell’avvocato Paolo Siniscalchi, hanno sottolineato che questa iniziativa non rappresenta un’ammissione di responsabilità, ma piuttosto una modalità per chiudere rapidamente e definitivamente la vicenda, tenendo conto anche della definizione con l’Agenzia delle Entrate riguardo a controversie tributari riguardanti la successione di Donna Marella Agnelli.
Le tensioni familiari e le cause ancora aperte
Nonostante la possibilità di chiudere il procedimento penale con la messa alla prova, restano aperte diverse cause civili, sia in Italia che in Svizzera. In particolare, la figlia di Gianni Agnelli, Margherita Agnelli, ha avviato una causa civile a Torino per chiedere la nullità dei patti successori del 2004, accordi con cui rinunciò alle sue pretese ereditarie, inclusa la quota nella società Dicembre, considerata la “cassaforte” dell’impero familiare che oggi fa capo a John Elkann.
L’avvocato di Margherita, Dario Trevisan, ha espresso una posizione contraria alla versione degli Elkann, sostenendo che le iniziative giudiziarie degli indagati rappresenterebbero una tacita ammissione di responsabilità e confermerebbero la gravità delle condotte illecite, con ripercussioni rilevanti anche nei procedimenti civili in corso.
Chi è John Elkann: un profilo di rilievo internazionale
Nato a New York nel 1976, John Philip Jacob Elkann è l’imprenditore designato come successore dal nonno, il celebre Gianni Agnelli. Oggi è amministratore delegato di Exor N.V., holding di investimento della famiglia Agnelli che controlla importanti realtà come Juventus, Ferrari, CNH Industrial e The Economist Group. Elkann è anche presidente di Stellantis, Ferrari S.p.A., Ferrari N.V. e della Fondazione Giovanni Agnelli. Dal 2025 è membro del consiglio di amministrazione di Meta.
La sua carriera è costellata da incarichi chiave, tra cui la nomina di Sergio Marchionne come amministratore delegato di Fiat nel 2004, e la guida di diverse società di prestigio. Elkann è noto per la sua formazione universitaria in Ingegneria Gestionale al Politecnico di Torino e per la sua esperienza internazionale, parlando correntemente quattro lingue.
Nonostante le tensioni familiari e le controversie giudiziarie, Elkann continua a ricoprire ruoli di primo piano nel panorama industriale e finanziario globale, mantenendo saldo il controllo sull’eredità e sull’impero costruito dalla famiglia Agnelli.




