Una potente esplosione ha devastato nella tarda serata di giovedì 12 giugno il bar trattoria “Bea Storia”, situato vicino a piazza Drago, nel cuore della località turistica veneziana di Jesolo. L’incidente ha causato il ferimento di circa quindici persone, per lo più lavoratori stagionali che in questi mesi sono impegnati nelle attività della città
Dinamica dell’esplosione e intervento dei soccorsi
L’esplosione si è verificata intorno alle 23.15, mentre il locale era ancora gremito di clienti e personale. Dopo il primo forte scoppio, si sono susseguite altre deflagrazioni di minore entità che hanno rapidamente innescato un incendio. Le fiamme si sono propagate velocemente al piano superiore, dove si trovava la foresteria che ospita una ventina di lavoratori stagionali.
I feriti sono riusciti a mettersi in salvo rifugiandosi sul terrazzo del primo piano, da dove sono stati evacuati con l’intervento tempestivo dei vigili del fuoco. L’intero edificio è andato distrutto, e le autorità hanno provveduto all’evacuazione di residenti e turisti presenti nella palazzina adiacente.
Cause e situazione attuale
Le cause dell’incidente sono ancora in fase di accertamento, anche se al momento la pista più accreditata è quella di una fuga di gas all’origine dell’esplosione. Le autorità competenti stanno conducendo indagini approfondite per chiarire con precisione l’accaduto.
Jesolo, con i suoi oltre 26.000 abitanti e oltre 15 chilometri di spiagge, è una delle località balneari più frequentate d’Italia, nota per attrarre ogni anno milioni di turisti, soprattutto dall’Europa centrale. L’episodio al “Bea Storia” ha scosso la comunità locale e i visitatori, richiamando l’attenzione sulle misure di sicurezza nei luoghi pubblici e nelle strutture ricettive.






