Roma, 13 giugno 2025 – Un appello forte e chiaro arriva oggi da diverse organizzazioni italiane impegnate nella difesa della pace e del disarmo, a seguito della recente escalation nel conflitto israelo-palestinese. La Campagna europea “Stop Rearm Europe”, promossa da realtà come Arci, Ferma il Riarmo, Greenpeace Italia, Attac e Transform Italia, chiede al Governo italiano e all’Unione Europea di sospendere ogni relazione con Israele, in particolare la vendita di armi.
Richiesta di sospensione delle relazioni con Israele
I promotori della campagna denunciano una “gravissima e inaudita violazione di tutto il diritto internazionale” da parte di Israele, che secondo loro “mette il mondo a rischio di guerra mondiale”. L’appello si rivolge direttamente all’Unione Europea e al Governo Meloni, affinché interrompano ogni tipo di rapporto con lo Stato d’Israele, incluso il commercio di armamenti. “L’Italia non vuole più essere complice”, sottolineano.
Il richiamo tiene conto anche della posizione già espressa da alcune Regioni italiane, come Puglia, Emilia Romagna e Toscana, che hanno manifestato la volontà di sospendere i rapporti con Israele. A questa mobilitazione si stanno aggiungendo numerosi Comuni, Enti locali e una parte sempre più ampia della società civile.
La mobilitazione nazionale di Stop Rearm Europe
La protesta culminerà in una manifestazione nazionale dal titolo “No guerra, riarmo, genocidio, autoritarismo” prevista per il 21 giugno alle ore 14 a Roma, in Piazza Porta San Paolo, in concomitanza con il vertice Nato de L’Aja. In quei giorni si decideranno infatti i dettagli del piano di riarmo europeo da 800 miliardi di euro e l’aumento delle spese militari al 5% del PIL.
Ad oggi, oltre 400 sigle di organizzazioni sociali e politiche hanno aderito all’iniziativa, che si pone come obiettivo quello di fermare l’escalation militare e di richiamare l’Italia a una politica estera più coerente con i principi di pace e diritto internazionale.
L’appello arriva in un contesto internazionale estremamente delicato, con Israele al centro di tensioni che coinvolgono il Medio Oriente e la comunità globale, e con il Governo italiano guidato da Giorgia Meloni che si trova a dover bilanciare le relazioni diplomatiche e le pressioni interne su questo tema.
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