Iran, presidio a Milano davanti al consolato: “Israele non è nostro nemico”
Tra i manifestanti anche Elaheh Tavakoliyan, attivista iraniana colpita a un occhio durante una protesta contro il regime
Cronaca (Milano). Nel pomeriggio di sabato 21 giugno, l’Associazione Italia-Iran ‘per la democrazia e la libertà della Nazione iraniana’ ha organizzato un presidio a Milano per chiedere un Iran libero dittatura degli ayatollah. Davanti alla sede del consolato della Repubblica Islamica dell’Iran, tra piazzale Lotto e via Monte Rosa, bandiere iraniane e israeliane hanno sventolato fianco a fianco, e un cartello recitava chiaramente: “Israele non è il nostro nemico”. “In questo momento il nemico principale degli iraniani è il regime islamico, che non ci rappresenta. Abbiamo subito molto di più dal governo che da più di quarant’anni uccide i nostri compaesani. Il messaggio principale è questo: il popolo iraniano non vuole questo regime. Il mondo non pensi che Iran diventerà come la Siria perchè sono popoli e situazioni diversi. Abbiamo la speranza di instaurare nuovamente la democrazia”, ha dichiarato Mojdeh Karimi, vicepresidente dell’associazione. Numerosi cartelli raffiguravano il volto di Reza Panhlavi, figlio dell’ultimo Shah dell’Iran. La manifestazione ha visto la partecipazione di circa cinquanta persone. Tra loro anche Elaheh Tavakoliyan, attivista politica diventata simbolo della resistenza dopo essere rimasta cieca a un occhio durante una protesta contro il regime. Al suo fianco il marito Mohamadreza Douzandeh, che ha tradotto il suo intervento: “Questa non è una guerra tra iranian e israeliani, ma tra Khomeini e Israele”. (Nicoletta Totaro/alanews)
Fonte: Nicoletta Totaro - Iran, presidio a Milano davanti al consolato: "Israele non è nostro nemico"