Cagliari, 1 agosto 2025 – Continua a preoccupare la situazione legata all’intossicazione da botulino verificatasi a Cagliari e nei comuni limitrofi. Nelle ultime ore, sono stati registrati altri due ricoveri all’ospedale Brotzu, portando a sei il numero totale delle persone colpite da questa grave forma di intossicazione alimentare.
Sei persone ricoverate dopo la festa a Monserrato
L’allarme è scattato dopo una festa denominata Fiesta Latina, svoltasi a Monserrato, nella Città Metropolitana di Cagliari, dal 22 al 25 luglio. Tutti i soggetti coinvolti hanno consumato cibo proveniente dallo stesso chiosco di street food presente all’evento. Tra i pazienti ricoverati vi sono un bambino di 11 anni, una ragazzina di 14 e ora anche il padre del bambino, oltre a un altro adulto. I primi quattro pazienti erano stati trasportati in condizioni gravi tra l’ospedale Brotzu di Cagliari e il Policlinico Casula di Monserrato, mentre il bimbo di 11 anni è stato trasferito in mattinata al Gemelli di Roma con un volo d’emergenza militare.
Il Comune di Monserrato ha chiarito in una nota che i casi riguardano esclusivamente chi ha consumato specifici cibi contaminati e che altri partecipanti alla festa che hanno mangiato gli stessi alimenti non hanno manifestato sintomi. Il servizio di Igiene degli Alimenti e della Nutrizione, insieme ai carabinieri del Nas, ha prontamente attivato tutte le procedure per circoscrivere l’evento e individuare l’origine della contaminazione, che sembra concentrarsi in un condimento proveniente da confezioni utilizzate per preparare pietanze speziate di origine etnica.
Indagini in corso e situazione sanitaria
Le autorità sanitarie stanno monitorando attentamente l’evoluzione dei casi, ma si ritiene che, data la durata del periodo di incubazione del botulino – generalmente tra 5 e 7 giorni – non si attendano ulteriori nuovi casi. I carabinieri del Nas hanno effettuato sopralluoghi nei due ospedali coinvolti e stanno proseguendo le indagini per chiarire esattamente cosa sia accaduto e prevenire eventuali rischi analoghi.
Al momento, cinque dei sei ricoverati si trovano ancora in Sardegna, distribuiti tra il Brotzu di Cagliari e il Policlinico Casula, mentre il più grave, il bambino di 11 anni, è assistito nel centro specializzato di Roma. Il sindaco di Monserrato, Tomaso Locci, ha ribadito che la situazione è sotto controllo e che non sono stati segnalati altri casi oltre quelli noti.






