Cagliari, 31 luglio 2025 – Un grave episodio di intossicazione alimentare ha coinvolto quattro persone a Monserrato, comune della città metropolitana di Cagliari, dopo una festa durante la quale i soggetti hanno consumato cibo presumibilmente contaminato. Tra i pazienti, ricoverati in condizioni critiche, vi sono un bambino di 11 anni e una ragazzina di 14 anni.
Intossicazione da botulino sospetta a Monserrato
Secondo le prime indagini, l’avvelenamento potrebbe essere riconducibile a un caso di botulismo alimentare. I quattro coinvolti avrebbero mangiato in un chiosco di street food durante un evento pubblico nel centro di Monserrato. Fonti ospedaliere riferiscono che l’undicenne, dopo un ricovero d’urgenza presso l’ospedale Brotzu di Cagliari insieme a un uomo di mezza età, è stato trasferito in condizioni gravissime al Policlinico Gemelli di Roma per cure specialistiche. La ragazza di 14 anni e una donna di 62 anni sono invece in terapia intensiva al Policlinico Casula di Monserrato, dove vengono costantemente monitorate.
Indagini e interventi delle autorità sanitarie
I carabinieri del Nas hanno avviato immediatamente le indagini per chiarire la natura esatta dell’intossicazione e identificare i prodotti alimentari contaminati. Sotto la lente degli investigatori è finito in particolare un condimento utilizzato nella preparazione di piatti tipici della cucina messicana, venduti dalla bancarella incriminata. Le autorità locali, guidate dal sindaco Tomaso Locci, hanno collaborato per isolare la zona e prevenire ulteriori contagi. Al momento non risultano altri casi collegati.
Monserrato, situato nella pianura del Campidano e parte integrante della conurbazione cagliaritana, è un centro con poco meno di 19 mila abitanti, noto anche per il suo sviluppo culturale e sociale, ma ora è al centro di una delicata emergenza sanitaria legata al consumo di cibo contaminato. Le strutture sanitarie coinvolte stanno facendo il possibile per garantire la migliore assistenza ai pazienti, mentre le autorità invitano alla massima cautela nel consumo di alimenti di provenienza incerta.






