Cresce il numero degli infortuni sul lavoro. UIL denuncia: “60 morti in Lombardia dall’inizio dell’anno”
La UIL Lombardia lancia un allarme grave sugli infortuni sul lavoro nella regione, con dati che evidenziano un aumento preoccupante delle denunce e delle morti sul lavoro. Secondo i dati forniti dall’Inail, nei primi cinque mesi del 2025 sono state registrate 47.113 denunce di infortunio, con un incremento del 21,41% rispetto allo stesso periodo del 2024. Tra queste, 60 casi hanno avuto esito mortale e 2.121 riguardano malattie professionali.
Crescita degli infortuni anche tra gli studenti
L’allarme si estende anche al mondo della scuola, dove si registra un aumento del 4,2% degli infortuni tra gli studenti lombardi, che hanno raggiunto le 10.379 denunce, di cui due sono risultate mortali. Questi dati rappresentano il 23% del totale nazionale e comprendono oltre 1.000 casi legati ai percorsi per le competenze trasversali e l’orientamento (PCTO).
La posizione della UIL Lombardia sugli infortuni sul lavoro
Eloisa Dacquino, segretaria confederale della UIL Lombardia, condanna duramente la situazione: “È inaccettabile che da inizio anno 60 lavoratori in Lombardia abbiano perso la vita”. Dacquino sottolinea la necessità di un impegno straordinario per la prevenzione, che non si limiti a situazioni di emergenza ma che sia parte di un piano strutturale, strategico e duraturo. Serve un rafforzamento dei controlli e degli organici dei servizi di prevenzione, oltre a un cambio culturale e organizzativo nelle imprese, mettendo al centro la tutela della persona.
La Uil Lombardia rivendica investimenti mirati e interventi strutturali per spezzare quella che definisce “una catena di omissioni” che porta agli infortuni e alle morti sul lavoro. Il sindacato ribadisce con forza che non si devono concedere “sconti” a chi non rispetta le regole di sicurezza, richiamando l’attenzione delle istituzioni e delle imprese su una responsabilità che ha conseguenze fatali per i lavoratori e per gli studenti.






