Milano, 12 agosto 2025 – Un grave episodio ha scosso la città di Milano nella tarda mattinata di ieri. Cecilia De Astis, 71 anni, è stata travolta e uccisa da un’auto pirata in via Saponaro, nel quartiere Gratosoglio. A bordo del veicolo, una Citroën Ds4 risultata rubata, si trovavano quattro ragazzi minorenni che, dopo l’incidente, sono fuggiti a piedi. Questo tragico evento ha scatenato una forte reazione a livello politico e istituzionale, con richieste di interventi immediati sulle aree occupate da campi rom.
La morte di Cecilia De Astis, le indagini in corso
L’incidente è avvenuto intorno a mezzogiorno, quando l’auto, che viaggiava a forte velocità, ha perso il controllo all’uscita di una semicurva. La vettura è uscita dalla carreggiata, ha superato il cordolo ed è finita nell’area verde adiacente ai binari del tram dove Cecilia De Astis stava camminando. La donna, investita e sbalzata di alcuni metri, è morta quasi sul colpo. Immediato l’intervento dei soccorsi del 118, ma per la 71enne non c’è stato nulla da fare.
Le forze dell’ordine hanno fermato quattro giovani, di età inferiore ai 14 anni, ritenuti responsabili dell’incidente. Si tratta di tre maschi e una femmina, trovati all’interno di un campo rom in via Chiesa Rossa, a poche centinaia di metri dal luogo del sinistro. L’auto, di proprietà di un turista francese, era stata rubata la sera precedente e abbandonata sul posto. La Procura per i minorenni ha aperto un fascicolo, ma la legge italiana non consente l’imputabilità per reati commessi da soggetti sotto i 14 anni, poiché mancano la capacità di intendere e di volere necessarie per essere giudicati penalmente.
La reazione politica: le richieste di Matteo Salvini
Non appena emerse la notizia, Matteo Salvini, vicepremier e ministro delle infrastrutture e dei trasporti nel governo Meloni, ha duramente commentato l’episodio sui social. Salvini ha chiesto lo sgombero immediato e la completa rimozione del campo rom dove abitano i ragazzi, affermando che tali aree sono da considerarsi “focolai di illegalità e violenza”. Ha accusato la giunta comunale guidata da Giuseppe Sala e le forze politiche di sinistra di non essere intervenute per anni, nonostante ripetuti episodi di furti e aggressioni. Il leader della Lega ha inoltre invocato l’arresto dei genitori e l’annullamento della patria potestà, sottolineando la necessità di misure drastiche per prevenire simili tragedie.
Anche il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, ha commentato l’accaduto definendo la vicenda come “frutto di una catena di illegalità, arroganza e impunità che non può più essere tollerata”. Fontana ha confermato che le forze dell’ordine stanno effettuando perquisizioni nelle abitazioni dei giovani coinvolti, ribadendo la richiesta di interventi severi sui campi rom.
La risposta del sindaco Giuseppe Sala
Il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, ha condannato duramente ogni tentativo di strumentalizzare la morte di Cecilia De Astis. “Sulla morte di una persona in circostanze così terribili trovo vergognoso speculare, soprattutto da parte di alti rappresentanti del governo“, ha affermato Sala. Il primo cittadino ha inoltre ricordato la politica del Comune di Milano sul superamento degli insediamenti rom, sottolineando che dal 2013 al 2024 le amministrazioni di centrosinistra hanno chiuso 24 campi rom, di cui 4 autorizzati e 20 irregolari, mentre le giunte di centrodestra ne avevano chiuso solo uno nel loro mandato. Sala ha evidenziato come il tavolo di coordinamento con le Forze dell’ordine sia presieduto dalla Prefettura, organo periferico del Ministero degli Interni, e che il Comune persegue da anni una politica di superamento degli insediamenti irregolari. “Ignorare queste informazioni in maniera strumentale per farsi pubblicità – ha concluso – vuol dire prendere in giro i cittadini“.
Le critiche e le posizioni di altri esponenti politici
Carlo Calenda, leader di Azione, ha criticato la posizione di Salvini, sottolineando come la richiesta di sgombero rivolto al sindaco Sala sia una “mossa propagandistica” e invitando a rivolgersi piuttosto al ministero dell’Interno Piantedosi. Calenda ha definito il messaggio del vicepremier una “presa in giro” nei confronti dei cittadini, accusandolo di utilizzare la tragedia a fini politici.
Il Partito Democratico e altre forze di sinistra hanno invece sottolineato la necessità di affrontare la questione con politiche di integrazione e prevenzione, opponendosi all’idea di sgomberi radicali senza una strategia condivisa.
Nel Consiglio comunale di Milano, il capogruppo leghista Alessandro Verri ha ribadito la richiesta di chiusura del campo rom di via Chiesa Rossa. Ha evidenziato come ogni anno vengano spesi oltre 3 milioni di euro in politiche d’integrazione che, a suo avviso, non hanno prodotto risultati. Verri ha parlato di uno “schiaffo ai milanesi onesti che pagano le tasse”, chiedendo un cambio di rotta immediato.






