Pompei, 10 agosto 2025 – In seguito all’incendio scoppiato nelle pendici del Vesuvio, il Parco Archeologico di Pompei ha comunicato che le aree archeologiche ricadenti nell’area del Parco del Vesuvio, come quella di Boscoreale, oltre alla stessa città di Pompei, resteranno regolarmente aperte al pubblico. La situazione rimane monitorata in costante collaborazione con la Prefettura, considerata l’emergenza in corso dovuta alle fiamme e al fumo visibile da ampie zone dell’area archeologica.
Il monitoraggio dell’emergenza e la sicurezza dei visitatori
Il direttore degli scavi di Pompei, Gabriel Zuchtriegel, ha sottolineato il momento difficile per le comunità e gli appassionati dell’area vesuviana. «È un momento doloroso per tutti coloro che amano l’area vesuviana – ha dichiarato – ed esprimiamo la nostra grande riconoscenza a tutte le forze impegnate a domare le fiamme in una delle zone storico-naturalistiche e archeologiche più belle al mondo, decantate da poeti e artisti fin dall’epoca degli antichi romani». Il Parco Archeologico resta in stretto contatto con le autorità per valutare eventuali variazioni nelle modalità di accesso e fruizione del sito, aggiornando tempestivamente i visitatori tramite i propri canali istituzionali.
Il valore storico e culturale degli scavi di Pompei
Gli scavi archeologici di Pompei, patrimonio mondiale dell’umanità UNESCO dal 1997, rappresentano una delle testimonianze più importanti della vita romana antica. La città, sepolta sotto ceneri e lapilli nell’eruzione del Vesuvio del 79 d.C., è oggi uno dei siti archeologici più visitati al mondo, con oltre 4 milioni di visitatori registrati nel 2024. Gestito dal Parco Archeologico di Pompei sotto la direzione di Zuchtriegel, il sito si estende su una superficie di circa 440.000 m² e offre un patrimonio ricco di affreschi, mosaici, statue e reperti che raccontano usi, costumi e arte dell’antichità.
Nonostante le difficoltà di conservazione, Pompei continua ad essere un polo di attrazione culturale e scientifica, con un’offerta che si estende anche alle aree archeologiche di Ercolano, Torre Annunziata e Boscoreale, tutte parte integrante del complesso patrimonio vesuviano. Le autorità del Parco confermano l’impegno a garantire la sicurezza di visitatori e operatori, mantenendo aperti i siti fino a nuove comunicazioni.






