Napoli, 9 agosto 2025 – Prosegue l’emergenza incendio sul Vesuvio, dove da questa mattina sono impegnati in azione decine di operatori e numerosi mezzi per cercare di contenere le fiamme che stanno devastando vaste aree boschive.
Dieci mezzi aerei e oltre cento operatori in azione
La Regione Campania, tramite la Protezione Civile, ha mobilitato un imponente dispiegamento di forze per contrastare le fiamme che interessano principalmente due fronti: la pineta di Terzigno e Boscotrecase. Dalle prime ore dell’alba, sono stati attivati quattro elicotteri regionali antincendio, ai quali si sono affiancati sei canadair della flotta nazionale, per un totale di dieci mezzi aerei impegnati nelle operazioni di spegnimento.
Sul terreno operano più di cento operatori, tra cui i volontari della protezione civile regionale, i Vigili del Fuoco, i tecnici della Sma Campania, oltre agli addetti della Città Metropolitana e della Comunità Montana, tutti coordinati dalla Protezione Civile regionale.
Situazione critica nella Riserva Alto Tirone
Le operazioni di spegnimento proseguono senza sosta, ma la situazione rimane difficile, soprattutto nella Riserva Alto Tirone, dove si registra il fronte più critico. “Stiamo cercando di chiudere il prima possibile – spiega il presidente del Parco Nazionale del Vesuvio, Raffaele De Luca – anche se il fronte dell’incendio è ampio e stiamo ancora valutando con precisione l’estensione delle fiamme. Le case e le strade sono costantemente monitorate, ma nella Riserva Alto Tirone la situazione resta molto complessa”.
Un team della Protezione Civile sta raggiungendo il Centro di coordinamento di Terzigno per supportare le autorità locali nella gestione dell’emergenza.
Incendio sul Vesuvio, il sindaco di Terzigno non esclude l’ipotesi dolo
Il sindaco di Terzigno, Francesco Ranieri, non esclude l’ipotesi di un’origine dolosa. “Quella appena trascorsa è stata una notte molto critica – racconta –. In un primo momento il vento soffiava verso il cratere, ma poi si è diretto verso valle, in direzione delle abitazioni, e lì abbiamo avuto paura. Fortunatamente i mezzi da terra hanno garantito l’incolumità di tutti e la distanza dalle case è rimasta di qualche chilometro. Non c’è stata necessità di evacuazioni grazie al lavoro instancabile dei volontari della Regione Campania e dei Vigili del Fuoco, che hanno sorvegliato l’area per tutta la notte”.
La zona più colpita è quella alle spalle dello stadio comunale: circa un ettaro di vegetazione, una delle aree più belle e amate dagli abitanti, è andata completamente in fumo.
Sul possibile dolo, Ranieri resta cauto ma non nasconde la sua preoccupazione: “Al momento non ci sono certezze, ma purtroppo ho vissuto anche gli incendi del 2017, in cui fu accertata la mano criminale. Devo quindi sospettare che anche adesso ci sia il dolo e che qualcuno abbia appiccato nuovamente le fiamme”.
Richiesto il supporto dell’esercito
La Protezione Civile della Regione Campania ha comunicato che la situazione sul Vesuvio rimane critica. All’interno del Centro Coordinamento Soccorsi in Prefettura è stata avanzata la richiesta di invio dell’Esercito per sostenere le operazioni di presidio stradale, realizzazione di piste di accesso e rifornimento idrico tramite autobotti.
Le operazioni sono rese più difficili dalle condizioni meteorologiche sfavorevoli, in particolare dall’aumento delle temperature, motivo per cui il Centro Funzionale della Regione ha diramato un avviso per ondate di calore. Parallelamente all’incendio sul Vesuvio, da questa mattina la Protezione Civile regionale è impegnata anche nello spegnimento di altri due roghi: uno a Mercato San Severino, in provincia di Salerno, con un elicottero regionale in azione, e un altro a Frasso Telesino, in provincia di Benevento, dove è operativo un altro mezzo aereo. Solo nella giornata di ieri, in Campania, sono stati registrati oltre cinquanta incendi.
Chiusura temporanea dei sentieri e degli accessi turistici sul Vesuvio
Per garantire la sicurezza pubblica e privata sono stati sospesi l’accesso e il servizio di biglietteria al Gran Cono del Vesuvio. La decisione è stata presa dalla direttrice facente funzione dell’Ente Parco Nazionale del Vesuvio, Paola Conti. Di conseguenza, tutte le visite guidate al Gran Cono e lungo la rete sentieristica del Parco, da ogni versante, sono sospese fino a nuovo avviso, così come le visite pomeridiane e serali.
L’espansione dell’incendio alle pendici del Vesuvio
Il vasto incendio, divampato nel pomeriggio di ieri, continua a estendersi sul versante del Monte Somma, nel Parco Nazionale del Vesuvio, coinvolgendo i territori comunali di Terzigno e Ottaviano e raggiungendo un’altitudine di circa 1.050 metri. Le fiamme, alimentate dal vento e dalle temperature elevate, hanno rapidamente risalito il crinale, generando una colonna di fumo alta e visibile anche dalla città di Napoli.
Ieri le operazioni aeree e a terra si sono protratte fino al calar del sole, quando per motivi di sicurezza sono state sospese. La situazione è definita “grave” dalle autorità del Parco Nazionale del Vesuvio, che monitorano costantemente l’evolversi dell’emergenza. È stato istituito un tavolo permanente di coordinamento presso la Prefettura di Napoli, con la partecipazione di tutte le istituzioni coinvolte, compresi i sindaci dei Comuni interessati, i Carabinieri Forestali, la Protezione Civile e i Vigili del Fuoco.






