Roma, 4 novembre 2025 – Sono entrate in vigore le nuove disposizioni urgenti in materia di sicurezza sul lavoro e protezione civile, approvate dal Consiglio dei Ministri lo scorso 28 ottobre 2025 a Palazzo Chigi sotto la presidenza di Giorgia Meloni. Il decreto-legge, proposto dal Presidente del Consiglio insieme ai ministri Marina Calderone (Lavoro e Politiche Sociali) e Nello Musumeci (Protezione Civile e Politiche del Mare), introduce una serie di misure volte a rafforzare la tutela della salute nei luoghi di lavoro e a migliorare la capacità di risposta e gestione delle emergenze a livello nazionale.
Nuove strategie per la sicurezza sul lavoro: incentivi, formazione e vigilanza potenziata
Le novità più rilevanti riguardano un deciso rafforzamento della cultura della sicurezza e un incremento della prevenzione per ridurre gli infortuni in ogni settore lavorativo. Tra i principali interventi, il decreto introduce un sistema di incentivi per le imprese virtuose, con particolare attenzione ai settori agricolo e delle costruzioni. A partire dal 1° gennaio 2026, l’INAIL potrà rivedere le aliquote contributive in funzione dell’andamento infortunistico, premiando i datori di lavoro che dimostrano comportamenti corretti in materia di sicurezza.

Un elemento innovativo riguarda l’adesione alla Rete del lavoro agricolo di qualità: le imprese che vogliono farne parte dovranno dimostrare l’assenza di condanne penali o sanzioni amministrative relative alla sicurezza sul lavoro negli ultimi tre anni. A queste realtà virtuose verrà riservata una quota specifica delle risorse INAIL, a sostegno di un’agricoltura più sicura e sostenibile.
Il decreto si concentra anche sul tema del subappalto, introducendo strumenti digitali come il badge di cantiere e la cosiddetta “patente a crediti”, che saranno precompilati con i dati dei lavoratori tramite la piattaforma SIISL (Sistema Informativo per l’Inclusione Sociale e Lavorativa). Questo permetterà una vigilanza più mirata e efficace, soprattutto nei settori a rischio elevato.
Parallelamente, è previsto un potenziamento dell’apparato ispettivo con l’incremento degli organici sia all’INAIL sia al Comando Carabinieri per la tutela del lavoro, per garantire controlli più frequenti e severi.
Formazione continua e nuove tutele per lavoratori e studenti
Particolare rilievo assume il tema della formazione, con l’estensione dell’obbligo di aggiornamento periodico per i Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza (RLS) anche nelle piccole imprese con meno di 15 dipendenti. Gli enti accreditati per la formazione dovranno rispettare criteri qualitativi più stringenti, da definire tramite accordo Stato-Regioni, al fine di migliorare l’efficacia degli interventi formativi.
Altra novità importante riguarda la sicurezza degli studenti coinvolti nei percorsi di alternanza scuola-lavoro: la copertura assicurativa INAIL è stata estesa agli infortuni occorsi durante gli spostamenti tra casa e luogo di lavoro, e sarà istituita una borsa di studio per i superstiti di studenti vittime di incidenti sul lavoro o malattie professionali.
Viene inoltre incentivata l’adozione di sistemi per la rilevazione e l’analisi dei near miss, cioè i mancati infortuni, nelle imprese con più di quindici dipendenti. Le aziende che implementeranno modelli avanzati di gestione della sicurezza potranno beneficiare di agevolazioni economiche e premi.
Per i lavoratori impiegati in attività ad alto rischio, il decreto introduce una nuova tipologia di visite mediche specifiche qualora sussista il sospetto di consumo di sostanze stupefacenti o alcoliche, al fine di tutelare l’incolumità collettiva.
Infine, le risorse derivanti dalle sanzioni inflitte dalle ASL saranno destinate esclusivamente a finanziare attività di sorveglianza epidemiologica, prevenzione e formazione professionale, rafforzando così il sistema di sicurezza sul lavoro.
Riforma della protezione civile: riconoscimenti e responsabilità
Parallelamente agli interventi in ambito lavorativo, il Consiglio dei Ministri ha approvato un disegno di legge che aggiorna la normativa sulla protezione civile. Il provvedimento mira a valorizzare il ruolo degli operatori e volontari, prevedendo una sezione contrattuale dedicata al personale delle strutture regionali e locali di protezione civile, riconoscendo così la specificità dei loro compiti.
Un punto cruciale riguarda la definizione del regime di responsabilità penale: sarà punibile solo la colpa grave nelle attività di gestione emergenziale, tenendo conto del contesto d’urgenza e delle risorse disponibili. Inoltre, chi opera attenendosi alle linee guida ufficiali sarà esente da responsabilità penali, tutelando così il personale impegnato nelle situazioni critiche.
Queste nuove norme intendono rafforzare la specializzazione del personale e la capacità di risposta del Sistema nazionale di protezione civile, migliorando così la sicurezza collettiva in caso di calamità naturali o altre emergenze.






