Chi siamo
Redazione
martedì 16 Dicembre 2025
  • Login
  • Cronaca
  • Politica
  • Economia
  • Esteri
  • Sport
    • Calcio
  • Spettacoli
  • Salute
  • Tecnologia
  • Cultura
  • Ambiente
  • Video
No Result
View All Result
  • Cronaca
  • Politica
  • Economia
  • Esteri
  • Sport
    • Calcio
  • Spettacoli
  • Salute
  • Tecnologia
  • Cultura
  • Ambiente
  • Video
No Result
View All Result
  • Login
No Result
View All Result
Home Cronaca

Imam di Torino, Piantedosi: “Avevamo elementi concreti di pericolosità, faremo ricorso”

La scarcerazione dell’imam Mohamed Shahin dopo la decisione della Corte d’Appello di Torino riaccende il confronto tra esigenze di sicurezza nazionale e tutela dei diritti civili

by Alessandro Bolzani
16 Dicembre 2025
Piantedosi su Italia-Israele

Piantedosi su Italia-Israele | Shutterstock - alanews

Roma, 16 dicembre 2025 – La vicenda dell’imam Mohamed Shahin, recentemente liberato dalla Corte d’Appello di Torino, continua a suscitare ampio dibattito nel panorama politico e giudiziario italiano. Shahin, destinatario di un decreto di espulsione firmato dal ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, è stato trattenuto nel Centro di Permanenza per il Rimpatrio (Cpr) di Caltanissetta, ma la decisione dei giudici torinesi ha annullato tale misura, suscitando reazioni divergenti tra le istituzioni e la società civile.

La decisione della Corte d’Appello di Torino e le motivazioni dei giudici

La Corte d’Appello di Torino ha disposto la cessazione del trattenimento dell’imam Mohamed Shahin, accogliendo uno dei ricorsi presentati dai suoi legali. I giudici hanno rilevato che, nonostante alcune frasi pronunciate dall’imam durante una manifestazione pubblica a Torino – in cui definiva l’attacco del 7 ottobre 2023 un atto di “resistenza” e non una violenza –, non sussistono elementi concreti e attuali di pericolosità per lo Stato o per l’ordine pubblico. Un aspetto ribadito anche dal fatto che Shahin è residente in Italia da oltre vent’anni, è completamente incensurato e non è stato mai accusato di reati di natura terroristica.

Nel provvedimento, la Corte ha sottolineato che le affermazioni dell’imam rientrano nell’ambito della libertà di espressione garantita dagli articoli 21 della Costituzione italiana e 10 della Convenzione Europea dei Diritti dell’Uomo (Cedu). I giudici hanno inoltre respinto l’idea che una ritrattazione delle dichiarazioni possa incidere sul giudizio di pericolosità, precisando che Shahin ha dichiarato con fermezza di essere contrario a ogni forma di violenza.

La reazione del ministro Piantedosi e le tensioni politiche

Il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi ha espresso il proprio disappunto per la decisione della Corte d’Appello, definendo l’imam pericoloso sulla base di “segnali di vicinanza a soggetti pericolosi” e di un percorso di radicalizzazione che, a suo avviso, giustificava il provvedimento di espulsione adottato per motivi di sicurezza nazionale. Intervistato da diversi media, Piantedosi ha annunciato l’intenzione del Viminale di presentare ricorso contro la sentenza, sottolineando che la tutela della sicurezza dello Stato resta una priorità imprescindibile.

La premier Giorgia Meloni ha commentato duramente la decisione, sollevando dubbi sulla capacità dello Stato di garantire la sicurezza dei cittadini quando “ogni iniziativa in tal senso viene sistematicamente annullata da alcuni giudici”. Fratelli d’Italia e altri esponenti della maggioranza hanno definito la decisione “sconcertante” e “un grave schiaffo allo Stato”, mentre esponenti dell’opposizione e alcune organizzazioni per i diritti civili hanno accolto con favore la sentenza, interpretata come una vittoria dello Stato di diritto e della tutela delle libertà fondamentali.

Il contesto e le attività dell’imam Mohamed Shahin a Torino

Mohamed Shahin, egiziano di 46 anni, è imam della moschea di via Saluzzo nel quartiere torinese di San Salvario ed è in Italia da oltre 21 anni. Sposato e padre di due figli nati a Torino, è noto per il suo impegno nel promuovere il dialogo interreligioso e l’integrazione sociale, oltre che per la sua opera nel contrasto allo spaccio nel quartiere. Nei mesi scorsi la sua figura era finita sotto i riflettori a seguito di alcune affermazioni controverse pronunciate durante una manifestazione di solidarietà con Gaza, che avevano portato a un provvedimento di espulsione firmato dal ministro Piantedosi.

Il trasferimento di Shahin al Cpr di Caltanissetta ha scatenato proteste e mobilitazioni a Torino, con sit-in, fiaccolate e presidi organizzati da associazioni e cittadini che chiedevano la sua liberazione, sottolineando il rischio che l’imam possa essere sottoposto a tortura o detenzione in Egitto. In risposta, Shahin ha ribadito più volte di essere contrario a ogni forma di violenza e di non sostenere gruppi come Hamas, dichiarazioni confermate anche dai suoi avvocati e dalla procura di Torino, che aveva archiviato il fascicolo aperto per le frasi controverse, ritenendole espressioni di pensiero non costituenti reato.

La posizione dell’Associazione Nazionale Magistrati e il clima intorno al caso

L’Associazione Nazionale Magistrati (Anm) del Piemonte e della Valle d’Aosta ha espresso piena solidarietà ai giudici della Corte d’Appello di Torino che si sono occupati del caso Shahin, denunciando le pressioni e le campagne di “dossieraggio” sui social network nei confronti dei magistrati. La vicenda ha acceso un dibattito anche sulle modalità di bilanciamento tra sicurezza nazionale e diritti individuali, nonché sul ruolo della magistratura nel sistema democratico.

L’imam, attraverso un messaggio diffuso dai suoi legali, ha espresso gratitudine verso la sua famiglia e quanti lo hanno sostenuto durante il periodo di detenzione, auspicando di poter proseguire il proprio lavoro di integrazione e dialogo a Torino, ribadendo il proprio impegno per la pace e la convivenza civile.

La vicenda resta aperta con il Viminale che valuta il ricorso contro la decisione della Corte e con un dibattito politico e sociale acceso che mette in luce le tensioni tra sicurezza, giustizia e diritti civili in Italia.

Per approfondire: Imam Shahin scarcerato in Appello: “Nessun rischio per la sicurezza”. Viminale pensa al ricorso

Tags: Imam ShahinMatteo PiantedosiTorino

Related Posts

Cronaca

Imam Shahin scarcerato in Appello: “Nessun rischio per la sicurezza”. Viminale pensa al ricorso

15 Dicembre 2025
Video

Roma, Corteo proPal: “Governo complice, Abu Mazen a Atreju operazione di washing”

13 Dicembre 2025
Cronaca

Roma, corteo pro-Palestina: “Governo complice di genocidio, resistenza non è terrorismo”

13 Dicembre 2025
Inquinamento a Torino
Cronaca

Torino, peggiora la qualità dell’aria: domani scatta il semaforo rosso antismog

10 Dicembre 2025
Incendio a Torino
Cronaca

Torino: due ustionati in un incendio in un palazzo

9 Dicembre 2025
Enjoy
Cronaca

Enjoy, cambia tutto: noleggio e restituzione solo in aree dedicate

5 Dicembre 2025

Articoli recenti

  • Milano, al Corvetto un corteo a sostegno di Gaza: “Libertà per Anan, Ali e Mansour”
  • Milano, corteo al Corvetto per il processo ai tre palestinesi accusati di terrorismo
  • Antonelli: “In Mercedes sono felice, il sogno è vincere il Mondiale. Ferrari? In futuro si vedrà”
  • Trump in difficoltà nei sondaggi: cala il gradimento anche tra i repubblicani
  • Casa Bianca, pieno sostegno a Susie Wiles dopo le polemiche sull’articolo di Vanity Fair

© 2025 Alanews – Smart Media Solutions - Testata giornalistica registrata al tribunale di Roma n° 243/2012 | Gestione editoriale e multimediale Editorially Srl - Via Assisi 21 - 00181 Roma - P.Iva: 16947451007 | Per la pubblicità: NewsCom S.r.l. – Divisione Testate on line - Sede legale: Via Assisi, 15 - 00181 Roma Capitale sociale: Euro 10.000,00 Codice Fiscale, Partita I.V.A. e Iscrizione al Registro delle Imprese di Roma n. 11903571005 | R.E.A. di Roma: 1335869 Visiona le nostre condizioni d'uso e la nostra politica sulla privacy & cookies.

Welcome Back!

Login to your account below

Forgotten Password?

Retrieve your password

Please enter your username or email address to reset your password.

Log In
×
No Result
View All Result
  • Cronaca
  • Politica
  • Economia
  • Esteri
  • Sport
    • Calcio
  • Spettacoli
  • Salute
  • Tecnologia
  • Cultura
  • Ambiente
  • Video
  • Chi siamo
  • Redazione

© 2025 Alanews – Smart Media Solutions - Testata giornalistica registrata al tribunale di Roma n° 243/2012 | Gestione editoriale e multimediale Editorially Srl - Via Assisi 21 - 00181 Roma - P.Iva: 16947451007 | Per la pubblicità: NewsCom S.r.l. – Divisione Testate on line - Sede legale: Via Assisi, 15 - 00181 Roma Capitale sociale: Euro 10.000,00 Codice Fiscale, Partita I.V.A. e Iscrizione al Registro delle Imprese di Roma n. 11903571005 | R.E.A. di Roma: 1335869 Visiona le nostre condizioni d'uso e la nostra politica sulla privacy & cookies.