Pavia, 7 novembre 2025 – Il Tribunale del Riesame di Brescia ha disposto l’annullamento del decreto di perquisizione e dei sequestri eseguiti lo scorso 9 ottobre nei confronti dell’ex procuratore di Pavia, Mario Venditti, e del pm Pietro Paolo Mazza, ora in servizio a Milano. La decisione riguarda l’inchiesta bresciana nota come “sistema Pavia“, che si intreccia con le vicende giudiziarie del caso Garlasco.
Annullamento dei sequestri e restituzione dei beni a Venditti e Mazza
I giudici del Riesame hanno ordinato la restituzione di tutti i beni sequestrati, tra cui telefoni, computer e altri dispositivi elettronici, ai due magistrati coinvolti. Venditti è difeso dall’avvocato Domenico Aiello, mentre Mazza è rappresentato dall’avvocato Massimo Dinoia. L’annullamento del decreto arriva dopo un lungo periodo di indagini e contestazioni, che vedevano i due accusati di corruzione e peculato nell’ambito di un presunto sistema di rapporti illeciti tra magistratura, politica e imprenditoria a Pavia.
Le accuse e il contesto dell’inchiesta
L’indagine, coordinata dalla Procura di Brescia, ipotizzava un sistema di illegalità che avrebbe coinvolto magistrati, avvocati, appartenenti alla polizia giudiziaria e imprenditori, con contestazioni di corruzione e peculato per un valore stimato di 750mila euro. In particolare, si contestava l’utilizzo improprio di una decina di auto di lusso acquistate per la procura ma presumibilmente adoperate per fini personali da Venditti e Mazza.
Il pm milanese Mazza, accusato di peculato e corruzione, aveva subito una perquisizione nel proprio ufficio su disposizione della Procura di Brescia, mentre Venditti era al centro anche di un’indagine per presunta corruzione legata all’archiviazione di un caso giudiziario.
La difesa ha sempre negato le accuse, sottolineando l’assenza di prove concrete e annunciando ricorsi nei vari filoni dell’inchiesta, tra cui il cosiddetto “Clean 2”, che indaga sui legami economici tra magistrati e società private. Con la decisione del Tribunale del Riesame di Brescia, si chiude per ora una fase cruciale di questa complessa vicenda giudiziaria.
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