Roma, 3 dicembre 2025 – La capitale italiana ha dato oggi l’ultimo saluto a Nicola Pietrangeli, leggenda del tennis italiano recentemente scomparso all’età di 92 anni. La cerimonia funebre si è svolta nella chiesa di Santa Maria della Gran Madre di Dio a Ponte Milvio, con la partecipazione di numerose personalità del mondo dello sport e della cultura, tra cui il Principe Alberto di Monaco che ha ricordato l’ex campione con affetto e stima.
Il ricordo commosso di Alberto di Monaco

Al suo arrivo a Roma per partecipare ai funerali, il Principe Alberto II di Monaco ha dichiarato ai cronisti: “Era un uomo splendido, ci tenevo a essere qui, anche per la famiglia. Sono molto emozionato, era sempre presente nei momenti più importanti della mia vita”. Il sovrano monegasco ha voluto così rendere omaggio a una figura di spicco non solo per il tennis italiano, ma anche per il legame umano che lo univa a Pietrangeli. Alberto di Monaco, noto anche per il suo impegno ambientale e la sua attività istituzionale, ha dimostrato grande rispetto nel ricordare la figura di un atleta che ha segnato un’epoca.
Camera ardente al Foro Italico e testimonianze di affetto
La camera ardente è stata allestita nello stadio del tennis a lui dedicato al Foro Italico, luogo simbolo della sua lunga carriera e della sua eredità sportiva. Il figlio Marco ha sottolineato come tutto fosse stato organizzato secondo le ultime volontà del campione: “Il posto e le musiche sono quelle che voleva lui”, con le note di Charles Aznavour e “My Way” di Frank Sinatra ad accompagnare le visite degli amici, dei colleghi e degli appassionati.
Tra gli interventi durante la funzione funebre si è distinto quello di Don Renzo Del Vecchio, che ha ricordato l’ironia e l’intelligenza di Pietrangeli, definendola una qualità delle persone davvero intelligenti. “Amava avere l’ultima parola e finalmente potrà dirla al Signore”, ha detto con un sorriso il sacerdote.
Anche il presidente della Federazione Italiana Tennis e Padel, Angelo Binaghi, ha reso omaggio al tennista: “È riduttivo dire che Nicola ha dato tanto al tennis italiano, è stato il tennis italiano all’estero. Una persona speciale, straordinaria, unica”. Binaghi ha inoltre sottolineato la curiosità con cui Pietrangeli ha scelto il momento del suo addio, coincidente con il periodo di successi recenti del tennis azzurro.
La conduttrice televisiva Licia Colò ha ricordato con emozione la sua amicizia con Pietrangeli, sottolineando il carattere forte e coraggioso del campione, che sapeva andare controcorrente e non passava mai inosservato.
Un’icona eterna del tennis italiano
Nicola Pietrangeli, originario di Tunisi ma divenuto una figura simbolo dello sport italiano, vanta un palmarès eccezionale con due vittorie al Roland Garros e il record mondiale di incontri disputati e vinti in Coppa Davis. Capitano della nazionale italiana, ha guidato gli azzurri alla storica conquista del trofeo nel 1976.
La sua vita è stata segnata da un profondo legame con Roma, città in cui visse per molti anni e dove iniziò la sua carriera, e con il Foro Italico, dove è stato omaggiato con l’intitolazione di uno dei campi più prestigiosi del tennis mondiale. Oggi, il suo ricordo vive non solo nei trofei e nei record, ma soprattutto nelle testimonianze di chi lo ha conosciuto e amato, come dimostra la partecipazione sentita alle esequie e il tributo di figure istituzionali e sportive di rilievo.






