Il clima attorno alla partita di calcio tra Italia e Israele, in programma il 14 ottobre allo stadio Friuli di Udine, continua a essere denso di tensioni e polemiche. Al centro delle critiche recenti è stata la presunta presenza del Mossad, il servizio di intelligence israeliano, per garantire la sicurezza dell’evento. Tuttavia, il Dipartimento della pubblica sicurezza ha prontamente smentito le voci riguardo la partecipazione dell’agenzia di intelligence straniera durante il match.
La smentita ufficiale del Dipartimento di Pubblica Sicurezza sulla presenza del Mossad a Udine
In una nota diffusa oggi, il Dipartimento della pubblica sicurezza ha chiarito che non è prevista alcuna autorizzazione per la presenza o l’operato del Mossad a Udine durante la partita di qualificazione ai Mondiali di calcio 2026 tra Italia e Israele. La smentita arriva dopo che esponenti di Alleanza Verdi e Sinistra (Avs) avevano denunciato, con preoccupazione, un presunto via libera del governo italiano affinché gli agenti del servizio segreto israeliano potessero agire sul territorio italiano in occasione dell’incontro sportivo e delle manifestazioni correlate.
Andrea Di Lenardo e Serena Pellegrino, rappresentanti di Avs, avevano sollevato interrogativi sul mandato concesso ai servizi segreti israeliani e sulle modalità operative autorizzate, suscitando un acceso dibattito politico e sociale. La replica delle autorità italiane ha però escluso ogni coinvolgimento ufficiale del Mossad nel dispositivo di sicurezza previsto per il 14 ottobre.






