Milano, 24 novembre 2025 – La città di Milano ha reso omaggio a Ornella Vanoni, scomparsa il 21 novembre all’età di 91 anni, con una partecipazione straordinaria di pubblico e artisti alla cerimonia funebre nella chiesa di San Marco in Brera. La “Signora della musica” italiana ha raccolto attorno a sé un mondo dello spettacolo in lutto e profondamente commosso, che ha voluto celebrare la sua lunga carriera e il suo contributo unico alla cultura musicale nazionale.
Un addio carico di emozione nella chiesa di San Marco in Brera

La funzione funebre di Ornella Vanoni è stata un momento di grande partecipazione e commozione. Il feretro, coperto da fiori gialli, è stato accolto tra applausi scroscianti da una chiesa gremita, con oltre 800 posti occupati e migliaia di persone radunate anche fuori nonostante la pioggia. L’omelia di don Luigi Garbini ha messo in luce la profonda umanità e la fragilità, vissute con sincerità e trasformate in creatività, che hanno caratterizzato la vita e l’arte di Vanoni. Il sacerdote ha ricordato come la musica fosse una vera e propria “possessione” per la cantante, capace di illuminare anche i momenti più bui con la sua arte.
Il momento più toccante è stato accompagnato dalle note del trombettista jazz Paolo Fresu, amico personale di Vanoni, che ha eseguito “L’appuntamento” e “Senza fine”, brani emblematici della carriera dell’artista e scelti dalla stessa Vanoni per il suo ultimo saluto. La cerimonia si è conclusa sulle note di “Ma mi”, la canzone in dialetto milanese scritta da Giorgio Strehler, simbolo della resistenza e dell’impegno civile.
Il tributo di colleghi e amici tra ricordi e affetto
Numerosi artisti hanno partecipato alla camera ardente e ai funerali, condividendo ricordi personali e manifestando il proprio dolore. Iva Zanicchi ha ricordato con affetto gli anni di carriera condivisa con Vanoni, sottolineando la potenza emotiva delle sue canzoni e la mancanza di artiste di quel calibro nel panorama attuale. Gianna Nannini ha espresso il suo cordoglio con un messaggio di addio poetico, mentre Toquinho, collaboratore storico di Vanoni, ha pubblicato un video commovente con un brano tratto dall’album “La voglia, la pazzia, l’incoscienza, l’allegria”.
Simona Ventura ha definito Vanoni “un’artista e una donna di una generosità incredibile”, mentre Fiorella Mannoia ha voluto sottolineare l’irriverenza e la libertà che hanno sempre contraddistinto la cantante. Il sindaco di Milano Giuseppe Sala ha annunciato l’intenzione di trovare formule adeguate per ricordare Ornella Vanoni, “una persona talmente importante per la città da meritare un omaggio permanente”.
La camera ardente ha ricevuto la visita di oltre 5.000 persone, tra fan, cittadini e colleghi del mondo dello spettacolo, confermando l’immenso affetto e la stima verso una delle figure più significative della musica italiana del Dopoguerra.
Ornella Vanoni, con oltre 70 anni di carriera, più di 100 album pubblicati e una voce che ha attraversato generi e generazioni, lascia un’eredità artistica e umana che continua a vivere nel cuore del pubblico italiano e internazionale.
Fonte: Sebastiana Risso - Ultimo saluto a Ornella Vanoni, l'abbraccio del mondo dello spettacolo alla "Signora della musica"






