Roma, 2 dicembre 2025 – Una recente consultazione pubblica promossa dall’Autorità Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza ha rivelato dati significativi sulle opinioni degli adolescenti italiani riguardo alla guerra e ai conflitti. Il sondaggio, rivolto a ragazzi e ragazze tra i 14 e i 18 anni, ha raccolto un campione provvisorio di 4.000 risposte, evidenziando un dato sorprendente: il 68% degli adolescenti non si arruolerebbe in caso di guerra.
Il rifiuto all’arruolamento e le fonti di informazione
Alla domanda “Se il mio Paese entrasse in guerra mi sentirei responsabile e se servisse mi arruolerei”, la maggioranza degli intervistati ha espresso disaccordo, con differenze di genere marcate: il 60,2% dei maschi e il 73,6% delle femmine hanno dichiarato di non essere d’accordo con l’arruolamento.
Un altro dato interessante riguarda le fonti di informazione: a sorpresa, la televisione risulta il mezzo prevalente attraverso cui i giovani si informano sui conflitti, superando internet e i giornali. Questo dato è stato sottolineato dalla garante Marina Terragni, che ha spiegato come la consultazione sia nata per colmare un vuoto informativo sulle percezioni degli adolescenti in merito alla guerra e per fornire spunti di riflessione alle istituzioni.
Emozioni e percezioni degli adolescenti
Il questionario, articolato in 32 domande e realizzato con la collaborazione della Consulta delle ragazze e dei ragazzi dell’Autorità garante e dello psicoterapeuta Diego Miscioscia, ha indagato non solo le opinioni sull’arruolamento, ma anche le emozioni suscitate dalle immagini di guerra, il ruolo percepito della propria generazione nella costruzione della pace, il rapporto con la violenza e la paura, nonché la gestione dei conflitti quotidiani in famiglia, a scuola e online.
Dalla prima analisi dei dati emerge che la guerra rappresenta una delle principali preoccupazioni degli adolescenti, addirittura superiore a quella per il cambiamento climatico. La rilevazione, ancora aperta e disponibile sul sito iopartecipo.garanteinfanzia.org fino al 19 dicembre, mira a raccogliere ulteriori contributi per comprendere più a fondo il sentimento delle giovani generazioni.
L’iniziativa dell’Autorità Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza, guidata dalla garante Marina Terragni, si inserisce in un contesto di crescente attenzione verso i diritti e le percezioni dei minori, con l’obiettivo di favorire un dialogo costruttivo e informato su temi di grande attualità come la pace e la responsabilità sociale.
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