È stata presentata oggi al Teatro Regio di Parma la 71ª edizione della Guida Michelin Italia 2026, un appuntamento che conferma l’eccellenza della ristorazione italiana a livello mondiale. Con un totale di 394 stelle Michelin assegnate e numerosi riconoscimenti speciali, la nuova guida celebra chef, ristoranti e strutture ricettive che rappresentano il meglio della gastronomia e dell’ospitalità nel nostro Paese.
Guida Michelin Italia: grandi protagonisti della ristorazione stellata
Nel panorama delle eccellenze italiane, 15 ristoranti conquistano o confermano le prestigiose tre stelle Michelin, un simbolo riconosciuto a livello globale di perfezione culinaria. Tra le conferme più attese, figurano nomi storici come Villa Crespi, Piazza Duomo, Da Vittorio, Le Calandre, Dal Pescatore, Osteria Francescana, Enoteca Pinchiorri, La Pergola, Reale, Uliassi, Enrico Bartolini al Mudec, Atelier Moessmer Norbert Niederkofler, Quattro Passi. A questi si aggiunge la grande novità di quest’anno, con l’ingresso nel gotha dei tristellati di La Rei Natura by Michelangelo Mammoliti, a Serralunga d’Alba (Cuneo), che sintetizza un decennio di esperienza con una cucina di cuore.
Le due stelle Michelin vedono l’ingresso di due nuovi indirizzi di rilievo. Tra questi spicca il ristorante Famiglia Rana a Oppeano (Verona), guidato dallo chef Francesco Sodano, aperto da appena 16 mesi, e Tenerumi a Vulcano (Messina) dello chef Davide Guidara, che ha saputo esaltare il mondo vegetale con grande maestria. Guidara ha commentato emozionato: «Ringrazio la mia squadra, la direzione e la proprietà, sempre al mio fianco». Complessivamente, i ristoranti con una stella ammontano a 341, mentre quelli con due stelle sono 38.
Un riconoscimento speciale è stato attribuito a Heinz Beck, chef de La Pergola a Roma, premiato come Chef Mentor dell’anno, per il suo ruolo di guida e ispirazione per la nuova generazione di cuochi.
Premi speciali e nuove stelle: il volto giovane della cucina italiana
La giornata di presentazione ha visto anche la consegna del premio Passion Dessert, attribuito a otto ristoranti per l’eccellenza nella proposta dolciaria. Tra i vincitori figurano locali di Piemonte, Lombardia, Trentino Alto Adige, Campania, Basilicata e Sicilia, come Unforgettable a Torino, Manna a Milano, e il tristellato Quattro Passi a Nerano (Napoli), guidato da Fabrizio Mellino.

La Guida Michelin Italia 2026 celebra inoltre 22 ristoranti neo-stellati, molti dei quali affidati a giovani talenti under 35. Tra questi spiccano chef come Mattia Pecis di Cracco Portofino, insignito anche del premio Young Chef Award, e altri nomi emergenti come Emin Haziri di Procaccini a Milano, Jorg Giubbani di Rezzano Cucina e Vini, Marco Verginer di Porcino, e molti altri. La selezione dei nuovi stellati copre un’ampia geografia nazionale, con riconoscimenti che arrivano dalla Valle d’Aosta fino alla Sardegna, passando per Liguria, Lombardia, Emilia Romagna, Toscana, Lazio, Marche, Abruzzo, Campania e Sicilia.
Un premio speciale è stato assegnato al ristorante Al Madrigale Nuova Cucina Rurale a Tivoli, riconosciuto come Apertura dell’anno a soli otto mesi dall’inaugurazione.
Stella Verde Michelin e attenzione alla sostenibilità
L’edizione 2026 della Guida Michelin conferma anche l’importanza data alla gastronomia sostenibile con l’assegnazione delle Stelle Verdi Michelin a cinque ristoranti italiani che si distinguono per il loro impegno verso l’ambiente e l’etica. Tra questi figurano La Bursch a Campiglia Cervo (Piemonte), Kircherhof ad Albes (Bolzano), Johanns a Molini di Tures (Bolzano), Ca’ Matilde a Rubbianino (Reggio Emilia) e Une a Capodacqua (Perugia). Questi ristoranti sono stati premiati per pratiche virtuose come la riduzione degli sprechi, il lavoro con fornitori locali e l’uso di risorse rinnovabili.
Omaggio a Antonia Klugmann e il sostegno alla comunità
Un momento di commozione è stato dedicato ad Antonia Klugmann, chef e imprenditrice il cui ristorante stellato L’Argine a Vencò è stato recentemente danneggiato dall’alluvione in Friuli Venezia Giulia. Josephine Di Chiara, nuova Responsabile della Comunicazione di Michelin Italia, ha espresso vicinanza e augurato un rapido ritorno alla normalità per la chef.
La Guida Michelin e la nuova frontiera delle Chiavi MICHELIN per gli hotel
In parallelo ai riconoscimenti per la ristorazione, la Guida Michelin ha introdotto un innovativo sistema di valutazione per le strutture ricettive: la Chiave MICHELIN, l’equivalente delle stelle per gli hotel. La prima selezione globale è stata svelata nel 2024 in 15 Paesi e quest’anno si prepara a un ulteriore ampliamento. Il premio valuta cinque criteri fondamentali: eccellenza architettonica e design, personalità e autenticità, qualità del servizio, rilevanza locale e coerenza tra prezzo ed esperienza.
Il 8 ottobre 2025 si è svolta a Parigi la cerimonia di assegnazione delle nuove Chiavi MICHELIN, che ha visto premiati hotel di tutto il mondo, con una selezione digitale consultabile sul sito e sull’app ufficiale della Guida. In Italia, numerose strutture hanno ricevuto fino a tre Chiavi, in abbinamento a ristoranti stellati, offrendo così un’offerta turistica di altissimo livello.
TheFork Awards, un’anticipazione degli stellati del futuro
Un’altra interessante novità nel panorama della ristorazione italiana è rappresentata dai TheFork Awards 2025, premi che anticipano i futuri stellati Michelin. Su 402 ristoranti coinvolti in Italia, 153 hanno già ottenuto riconoscimenti Michelin, tra cui 46 con una stella e 4 con due stelle. Il premio coinvolge chef emergenti segnalati dai colleghi più affermati e votati dal pubblico, con un meccanismo innovativo che ha contribuito a scoprire nuovi talenti.
Tra i vincitori di quest’anno figurano Adelaide! Bottega Bar di Torino, premiato con il People’s Choice Award, Cecchini in Città di Firenze per il Centro Italia e Mezzena a Palermo per il Sud e le Isole. Il Mastercard Impact Award, dedicato a ristoranti con impatto positivo su comunità, turismo e giovani talenti, è stato assegnato a Tribarakkio di Catanzaro.
La Guida Michelin Italia 2026 si conferma quindi come un punto di riferimento imprescindibile per la valorizzazione della cucina e dell’ospitalità italiane, celebrando tradizione, innovazione, sostenibilità e giovani promesse.

