Proseguono senza sosta le ricerche di Karol Brozek, escursionista polacco di 44 anni disperso dal 24 novembre scorso sul massiccio del Gran Sasso. Le operazioni di soccorso sono coordinate dalla Prefettura dell’Aquila e coinvolgono diverse forze specializzate: tecnici del CNSAS Abruzzo, il SAGF della Guardia di Finanza, i Vigili del Fuoco e altri corpi operativi. Le difficili condizioni meteorologiche, con neve in quota e repentini cambi di tempo, stanno rendendo particolarmente complessa la ricerca.
Operazioni di ricerca e tecnologie impiegate
Nelle ultime ore sono stati effettuati sorvoli mirati con l’elicottero di Eliabruzzo e l’impiego del sistema Recco, un dispositivo innovativo che utilizza un piccolo riflettore passivo integrato in capi di abbigliamento o calzature per localizzare persone disperse tramite un segnale radio riflesso. Queste operazioni hanno permesso di controllare canaloni e pendii inaccessibili via terra, ma finora senza esito positivo. Inoltre, è stata verificata anche la pista dei tracker associati ai cani che accompagnavano Brozek, risultando però inattivi poiché gli abbonamenti ai servizi erano cessati, con ultimi dati di localizzazione risalenti al 2023-2024.
Le squadre del CNSAS, dotate di sci d’alpinismo e attrezzature tecniche, stanno concentrando le ricerche nell’area della Scindarella, mentre il peggioramento del meteo limita ulteriormente l’uso dei mezzi aerei e l’accesso ai versanti più esposti.
Il contesto delle ricerche e gli sviluppi recenti
Il caso di Brozek si somma a quello di un altro escursionista disperso sul Gran Sasso, Giorgio Lanciotti, 35enne di Scerne di Pineto (Teramo). Le ricerche di Lanciotti, scomparse dal 21 settembre, sono state sospese dopo 26 giorni senza risultati, nonostante l’impiego di oltre 600 soccorritori, elicotteri e droni. Anche per Lanciotti le condizioni impervie e meteorologiche hanno ostacolato le operazioni, con una mobilitazione senza precedenti tra Vigili del Fuoco, CNSAS, Guardia di Finanza e Arma dei Carabinieri.
Nel caso di Brozek, inoltre, è stata respinta una segnalazione di un sedicente sensitivo che indicava una possibile ubicazione del disperso in una grotta, verificata senza esito.
Il CNSAS Abruzzo ribadisce la propria disponibilità a proseguire le ricerche finché necessario, nonostante le difficoltà operative legate alle condizioni ambientali e meteorologiche, con l’obiettivo di non lasciare nulla di intentato per ritrovare Karol Brozek.
