Roma, 27 maggio – Il movimento degli studenti palestinesi ha lanciato un appello per una mobilitazione cittadina a sostegno della Palestina, prevista per il primo giugno. Gli organizzatori invitano la popolazione a scendere in strada e a portare bandiere palestinesi per affermare il loro rifiuto della complicità e della normalizzazione. La manifestazione mira a trasformare la capitale in un atto di resistenza e far sentire la propria voce contro il genocidio
Il movimento degli studenti palestinesi ha lanciato un appello per una mobilitazione di massa a Roma il prossimo primo giugno, in coincidenza con la tappa del Giro d’Italia. L’iniziativa, intitolata “Il genocidio non corre in silenzio”, mira a portare l’attenzione sulla situazione della Palestina e a denunciare quella che gli attivisti definiscono una “complicità” da parte di chi sostiene le squadre sponsor del genocidio.
Mobilitazione a Roma
“Da Pisa a Vicenza, da Milano a Bologna, la solidarietà ha già parlato. Ora tocca a Roma”, affermano i rappresentanti del movimento attraverso i social media, invitando i cittadini a scendere in strada con bandiere palestinesi e cartelli per esprimere il loro dissenso. La richiesta è chiara: migliaia di persone devono essere presenti lungo il percorso della corsa, trasformando ogni metro della città in un atto di resistenza.
Un richiamo all’azione
La mobilitazione non è solo una manifestazione di solidarietà, ma anche un forte richiamo all’azione contro la normalizzazione delle relazioni con Israele, che per molti attivisti rappresenta una forma di complicità nel conflitto israelo-palestinese. “Esponiamo la bandiera palestinese dai balconi, rendiamo visibile ovunque il nostro rifiuto della complicità e della normalizzazione”, continuano gli studenti, evidenziando come il silenzio possa essere interpretato come un supporto all’oppressione.
Un contesto di attivismo
L’evento non è isolato, ma si inserisce in un contesto più ampio di attivismo che ha visto crescere la consapevolezza e la mobilitazione attorno alla causa palestinese, soprattutto tra le nuove generazioni. Diverse città italiane hanno già ospitato eventi simili, dimostrando un crescente interesse e sostegno per la questione palestinese.
La manifestazione romana, prevista in un giorno di grande visibilità come quello del Giro d’Italia, rappresenta quindi un’opportunità strategica per attirare l’attenzione dei media e dell’opinione pubblica su temi di giustizia sociale e diritti umani. Gli studenti palestinesi sottolineano che non si tratta solo di una questione politica, ma di una lotta per la dignità e il riconoscimento di un popolo che continua a vivere in una situazione di conflitto e oppressione.
Questa mobilitazione si propone non solo di far sentire la voce della Palestina, ma anche di sensibilizzare la società italiana sulla necessità di un cambiamento, invitando tutti a riflettere sul ruolo che possono avere nel promuovere la pace e la giustizia in Medio Oriente. Il messaggio è chiaro: “Chi oggi sceglie di tacere si schiera con l’oppressore”.






