I sindacati chiedono interventi urgenti al governo per garantire risorse e stabilità ai 12mila lavoratori PNRR, fondamentali per il funzionamento dei tribunali italiani.
Milano, 1 luglio 2025 – La giustizia italiana si trova in una situazione critica a causa della mancata stabilizzazione dei 12mila precari assunti con il PNRR, che rischiano di lasciare i tribunali in una condizione di grave emergenza operativa. Lo hanno ribadito con forza i sindacati FP CGIL, UIL PA e USB PI durante la mobilitazione nazionale svoltasi il 30 giugno e il 1° luglio, con assemblee e presidi in tutta Italia. In Lombardia, il presidio principale si è tenuto oggi davanti al Palazzo di Giustizia di Milano.
La voce dei sindacati: il rischio collasso dei tribunali
Dino Pusceddu, segretario regionale FP CGIL Lombardia, ha sottolineato l’importanza dei lavoratori precari PNRR: “Senza la loro stabilizzazione la giustizia italiana rischia il collasso”. Pusceddu ha evidenziato che questi precari, che hanno già superato un concorso e sono stati formati, rappresentano il cuore dell’operatività quotidiana degli uffici giudiziari. “Ora si propone per pochi di loro un’ulteriore selezione, una scelta che riteniamo inaccettabile”, ha aggiunto.
Anche Gianluigi Madonia della UILPA ha denunciato la grave carenza di organico, stimata attorno al 40%, avvertendo che il sistema giustizia potrebbe subire un ulteriore peggioramento con la perdita di personale formato e pronto a lavorare. Per Madonia, “lo Stato si conferma il peggior datore di lavoro” per la gestione del personale.
Da parte sua, Antonello Solimeno dell’USB ha definito la situazione una vertenza politica, non economica, sottolineando che il 1° luglio 2026, con la scadenza dei contratti PNRR, si prospetta un vero e proprio disastro. Questi precari costituiscono circa un terzo della forza lavoro nei tribunali, una quota troppo rilevante per essere ignorata.
Sindacati in pressing per risorse e tutele
I sindacati hanno chiesto congiuntamente un impegno concreto da parte delle istituzioni, finalizzato a garantire risorse adeguate, tutele e stabilità ai lavoratori che quotidianamente rendono possibile il funzionamento della giustizia in Italia. La mobilitazione nazionale rappresenta un forte segnale di allarme e un appello a non lasciare i tribunali in balia di un’emergenza che potrebbe compromettere l’intero sistema giudiziario.
L’attuale segreteria regionale FP CGIL Lombardia, di cui Dino Pusceddu fa parte insieme a Manuela Vanoli (Segretaria Generale), Elisabetta ‘Isa’ Guarneri, Sabrina Negri e Catello Tramparulo, continua a seguire con attenzione l’evolversi della situazione, supportando le rivendicazioni dei lavoratori e promuovendo iniziative di confronto con le istituzioni per evitare il collasso degli uffici giudiziari.
Fonte: Sebastiana Risso - Giustizia in crisi, sindacati in piazza: "Senza i 12mila precari, tribunali al collasso"





