Milano, 24 novembre 2025 – L’addio a Ornella Vanoni ha raccolto ieri nella chiesa di San Marco a Milano un’ampia partecipazione di artisti, amici e fan, testimoniando il profondo impatto della sua lunga carriera sulla musica italiana. Tra i presenti e intervenuti al termine dei funerali, il cantautore e leader dei Negramaro, Giuliano Sangiorgi, ha espresso emozioni sincere e un ricordo intimo della grande interprete scomparsa.
Giuliano Sangiorgi ricorda Ornella Vanoni: “In ‘Arcobaleno’ c’è lei”

Giuliano Sangiorgi ha voluto condividere un ricordo personale e toccante: “Il ricordo è vivo, acceso, giovane come lei sarà per sempre nei nostri cuori. Qualche giorno fa è morta mia nonna, aveva 98 anni, e aveva la stessa vitalità, la stessa forza. Le persone che hanno questa luce non muoiono mai”. Nonostante la commozione, Sangiorgi ha parlato anche di un momento di frustrazione per essere arrivato in ritardo ai funerali a causa di un treno in ritardo, ma ha aggiunto che forse era destino così: “Sono un po’ travolto perché sono arrivato in ritardo per colpa di un treno, sono arrabbiato, ma forse dovevo mancare l’appuntamento”.
Il musicista ha inoltre ricordato la loro relazione professionale e personale, definendo Ornella Vanoni un vero e proprio mito con cui ha scritto e cantato canzoni: “Rimane sempre quella distanza siderale con Ornella Vanoni”. Tra gli aneddoti più ironici e dolci, ha citato le videochiamate con la cantante, che scherzava sulla sua terra d’origine, la Puglia, chiamandolo “Focoso”.
Particolare rilievo ha avuto il ricordo della canzone “Arcobaleno”, l’ultimo brano scritto insieme, che Sangiorgi ha definito “indimenticabile”: “L’abbiamo cantata insieme proprio qui a Milano e secondo me c’è proprio lei in quella canzone, c’è il sorriso, questi colori dopo il grigio… questa pioggia la dice lunga. Arriverà l’arcobaleno e sarà indimenticabile quella canzone e il nostro appuntamento”. Sangiorgi, inoltre, ha citato “L’Appuntamento”, uno dei pezzi più celebri di Vanoni, che ha definito una canzone che chiunque avrebbe voluto scrivere e cantare.
Ornella Vanoni, una carriera di oltre sette decenni
Ornella Vanoni (Milano, 22 settembre 1934 – Milano, 21 novembre 2025) è stata una delle figure più emblematiche della musica italiana, con una carriera che ha attraversato oltre settant’anni. Conosciuta per la sua versatilità interpretativa, ha spaziato dal pop leggero alla musica d’autore, dalla bossa nova al jazz, collaborando con artisti come Toquinho e Vinícius de Moraes. Nel corso della sua lunga attività ha pubblicato più di cento tra album, EP e raccolte, vendendo circa 65 milioni di dischi.
Vanoni ha iniziato la sua carriera artistica negli anni Cinquanta, debuttando prima come attrice teatrale al Piccolo Teatro di Milano e poi affermandosi come cantante con il repertorio delle cosiddette “canzoni della mala”. Tra i suoi brani più celebri si ricordano “Senza fine”, “L’appuntamento” e “Tu sì ‘na cosa grande”. Ha partecipato più volte al Festival di Sanremo e ricevuto prestigiosi riconoscimenti, tra cui diversi premi del Club Tenco.
La sua attività ha incluso numerose collaborazioni con grandi nomi della musica italiana e internazionale, e la sua influenza si è estesa anche al teatro e alla televisione, confermandola come una delle interpreti più complete e amate del panorama culturale italiano.
Il ricordo di Giuliano Sangiorgi e il legame artistico con Ornella Vanoni sottolineano il valore umano e musicale di una carriera straordinaria, capace di lasciare un’impronta indelebile nella storia della musica italiana.






