Roma, 3 agosto 2025 – In una domenica caratterizzata dalla partecipazione di migliaia di giovani a Tor Vergata, Papa Leone XIV ha rivolto loro un saluto carico di attenzione e vicinanza. Con un tono accogliente e paterno, il Pontefice ha esordito dicendo: “Buon giorno a tutti e buona domenica. Spero che abbiate riposato un po’”. Questo momento ha anticipato l’inizio della celebrazione della messa, definita da lui stesso come “il più grande dono che Cristo ci ha lasciato”.
Il saluto del Papa ai giovani e agli organizzatori del Giubileo
Prima della messa, Papa Leone XIV ha voluto esprimere il suo ringraziamento a tutti coloro che hanno lavorato per la riuscita del Giubileo dei Giovani 2025. Dai rappresentanti della diocesi di Roma alla Protezione Civile, passando per le forze dell’ordine e il coordinatore dell’assistenza Agostino Miozzo, il Pontefice ha salutato una lunga fila di persone, presentata da monsignor Rino Fisichella, responsabile del Giubileo 2025. Questo evento è parte integrante del Giubileo universale della Chiesa cattolica, un momento di grande rilevanza spirituale e sociale che richiama fedeli e pellegrini da tutto il mondo.
La gestione dell’evento e l’affetto dei giovani
Il questore di Roma, Roberto Massucci, ha definito questa come “la settimana più impegnativa del Giubileo”, sottolineando l’enorme sforzo organizzativo e di sicurezza: oltre 10mila persone tra forze dell’ordine, volontari e operatori della Protezione Civile sono impegnate per garantire lo svolgimento sereno della manifestazione, che è la più grande organizzata a Roma negli ultimi 25 anni. Nonostante una lieve pioggia caduta nella notte, i giovani presenti hanno mostrato grande entusiasmo. Prima della messa, durante un lungo giro in papamobile tra i settori dove i ragazzi hanno pernottato, il Papa ha ricevuto in segno di affetto bandiere e peluche lanciati dai giovani, espressione di una partecipazione sentita e gioiosa.
Il Giubileo 2025, indetto da Papa Francesco e proseguito da Leone XIV, rappresenta un’occasione di rinnovamento spirituale e comunitario, con momenti di preghiera, celebrazioni e pellegrinaggi che coinvolgono tutta la città di Roma e la Chiesa universale.
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