Roma, 3 agosto 2025 – Un momento di grande significato religioso e sociale ha caratterizzato oggi la spianata di Tor Vergata, periferia est di Roma, con l’atterraggio e la successiva accoglienza di Papa Leone XIV in occasione del Giubileo dei Giovani. L’evento, che richiama alla memoria la storica Giornata Mondiale della Gioventù del 2000 con Giovanni Paolo II, segna una delle settimane più intense e partecipate dell’Anno Santo 2025, con la presenza stimata di circa un milione di giovani provenienti da 146 paesi, inclusi quelli in zone di conflitto.
Il Giubileo dei Giovani a Tor Vergata: un milione di speranze
Alle 19:25, l’elicottero bianco con a bordo Papa Leone XIV è atterrato sulla pista accanto al palco allestito nella spianata di Tor Vergata. Prima di toccare terra, il mezzo ha effettuato un sorvolo sull’area, un passaggio tecnico che inizialmente era stato dimenticato, causando un breve decollo e un nuovo atterraggio definitivo. Ad accogliere il pontefice, il sindaco di Roma Roberto Gualtieri, il ministro dello Sport Andrea Abodi e il rettore dell’Università di Tor Vergata Nathan Levialdi Ghiron.
L’evento richiama una marea umana composta da adolescenti, millennials, Gen Z, Papaboys diventati catechisti, adulti con figli e anziani ancora attivi. La spianata di 96 ettari è stata suddivisa in sei aree, controllate da 179 torri audio-video e presidiate da 4.000 volontari provenienti da tutta Italia, con un’organizzazione accurata che prevede fontanelle, bagni chimici, punti di ricarica e servizi di assistenza sanitaria.
Il Giubileo dei Giovani si configura come una “Woodstock cattolica”: musica, preghiere, testimonianze e momenti di dialogo scandiscono le giornate clou che vedono la partecipazione entusiasta di giovani provenienti da ogni parte del mondo, anche da Paesi martoriati da conflitti come Libano, Iraq, Myanmar, Ucraina, Siria e Sud Sudan.
La Veglia con Papa Leone XIV e gli appuntamenti religiosi
Dopo l’atterraggio, il Papa ha percorso la spianata a bordo della papamobile, accolto da cori e grida di “Leo, Leo”. Alle 20:30 è iniziata la Veglia con momenti di musica e preghiera, animata da venticinque band e da testimonianze di giovani pellegrini. Durante la Veglia, Papa Leone XIV ha risposto a tre domande poste dai giovani sul palco, sottolineando l’importanza dell’amicizia come via per la pace e il valore della verità nella vita quotidiana. Inoltre ha messo in guardia sulle ambiguità di internet e dei media, strumenti potenti ma a volte dominati da logiche commerciali che rischiano di frammentare le relazioni umane.
Ogni momento è stato vissuto con intensità, anche quello di raccoglimento in ginocchio davanti all’altare, con una preghiera corale e silenziosa. Il Papa ha esortato i giovani a cercare la giustizia per costruire un mondo migliore e più umano.
Alle 21:56, il Pontefice ha impartito la benedizione, salutando i giovani con un caloroso “Buonanotte” e invitandoli a riposare per l’appuntamento di domani con la Santa Messa, che si svolgerà sempre a Tor Vergata alle 9 del mattino.
Il rientro in elicottero verso il Vaticano è avvenuto alle 22:22, ponendo fine a questa prima giornata di incontro.
Tra i momenti toccanti, l’attenzione è stata rivolta anche a due giovani pellegrine, Pascale e Maria, recentemente scomparse, e a un ragazzo ricoverato in condizioni riservate. Papa Leone XIV ha chiesto preghiere per loro e per le loro famiglie.
Il Giubileo dei Giovani a Tor Vergata si conferma così come uno degli eventi religiosi e culturali più significativi degli ultimi decenni, capace di raccogliere in un unico abbraccio simbolico e spirituale giovani di ogni latitudine e di ogni condizione sociale.




