Roma, 24 luglio 2025 – A pochi giorni dalla sconfitta in semifinale ai campionati europei di calcio femminile, la capitana della nazionale italiana, Cristiana Girelli, ha espresso il suo orgoglio per il crescente seguito della squadra azzurra, sottolineando l’importanza del sostegno popolare e il ruolo fondamentale dei club nel promuovere il movimento.
L’orgoglio di Cristiana Girelli per il seguito italiano
In un incontro ufficiale con il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, la numero 10 della nazionale ha commentato il record di oltre quattro milioni di italiani che hanno seguito le partite delle Azzurre: “Non eravamo abituate a questo seguito, ma fa piacere che l’Italia si sia radunata con una pizza e una birra a guardarci, come succede sempre con i ragazzi e questo è un motivo di orgoglio”. La Girelli ha inoltre evidenziato come gli stadi da 30mila posti siano stati sempre pieni, segno tangibile di un interesse crescente verso il calcio femminile. Secondo la capitana, “bisogna credere nei club perché possono offrire qualcosa di bello al movimento”.
Nel corso del discorso al Quirinale, la giocatrice si è commossa ricordando la semifinale persa: “Eravamo a un minuto dalla finale, ma quel minuto non ci definisce. Ci definisce il cammino, la fatica condivisa, le lacrime sincere, la voglia feroce di dimostrare che meritiamo rispetto, visibilità e futuro. Il calcio femminile in Italia ha fatto passi enormi, ma ha ancora fame”.
Il ruolo di Girelli e il contributo della FIGC
Attaccante di grande esperienza, Cristiana Girelli è una delle figure più rappresentative del calcio femminile italiano. Con una carriera iniziata nel Bardolino Verona e proseguita con Brescia e Juventus, ha collezionato numerosi titoli tra cui 10 Scudetti, 9 Coppe Italia e un record assoluto di 11 Supercoppe italiane. Considerata tra le migliori calciatrici a livello internazionale della sua generazione, è stata inserita nella Hall of Fame del calcio italiano nel 2022.
Il presidente della Federazione Italiana Giuoco Calcio (FIGC), Gabriele Gravina, ha voluto sottolineare l’importanza della nazionale femminile come modello per le nuove generazioni: “Come federazione siamo orgogliosi di questa nazionale e di tutto il movimento. Non è solo una squadra ma un modello vero, che è capace di ispirare le nuove generazioni. Lo spirito di queste ragazze ha fatto breccia nel cuore delle italiane e degli italiani, con i loro sorrisi e i loro pianti”.
Infine, la capitana ha commentato con fair play le polemiche sull’arbitraggio della semifinale persa contro l’Inghilterra: “Sappiamo che quando l’arbitro fischia non si può fare nulla. Per quel fallo c’è un po’ di rammarico, probabilmente i sette minuti di recupero sono stati eccessivi”.
L’incontro con il Capo dello Stato Mattarella ha rappresentato un momento di grande riconoscimento istituzionale per il movimento del calcio femminile italiano, confermando la crescente attenzione verso un settore in forte crescita e con ambizioni importanti per il futuro.





